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Tag: modelli ai

Rimuovere dati privati dai modelli di AI? Ora è possibile senza accedere ai set di dati originali

Un team dell’Università della California, Riverside, ha mostrato un nuovo modo per rimuovere dati privati e protetti da copyright dai modelli di intelligenza artificiale senza accedere ai set di dati originali. La soluzione affronta il problema dei contenuti personali e a pagamento riprodotti quasi alla lettera nelle risposte, anche quando le fonti vengono eliminate o bloccate dietro password e paywall. L’approccio è chiamato “source-free certified unlearning”. Viene utilizzato un set surrogato statisticamente simile all’originale. I parametri del modello vengono modificati come se fosse stato riaddestrato da zero. Viene introdotto rumore casuale accuratamente calcolato per garantire la cancellazione. Il metodo dispone di un

La verità scomoda sul lavoro e l’AI: il 99% lotta, l’1% vince

L’11 luglio, ora locale, è stato rivelato che Google DeepMind aveva “reclutato” con successo il team principale della startup di intelligenza artificiale Windsurf. Non molto tempo prima, OpenAI stava negoziando un’acquisizione da 3 miliardi di dollari con Windsurf, e anche Geek Park ne aveva parlato in un podcast. Inaspettatamente, la collaborazione tra le due parti non si è concretizzata, ma Google si è assicurata nuovo “sangue” nel settore dell’AI. Secondo indiscrezioni, Google pagherà 2,4 miliardi di dollari in licenze e compensi per ottenere il contributo di Douglas Chen, co-fondatore di Windsurf, insieme ad alcuni istituti di ricerca avanzata, per rafforzare i propri

Il lato oscuro di DeepSeek: prezzi bassi, utenti in fuga e il sogno nel cassetto dell’AGI

Nel 128° giorno dal lancio, DeepSeek R1 ha rivoluzionato l’intero mercato dei modelli di grandi dimensioni. Il suo impatto si è fatto sentire prima di tutto sul fronte dei costi: il solo annuncio di R1 ha contribuito ad abbassare i prezzi delle inferenze. OpenAI, ad esempio, ha aggiornato a giugno il costo del suo modello o3, riducendolo del 20% rispetto alla versione precedente o1. Questo cambiamento è avvenuto in un contesto competitivo sempre più serrato, dove l’efficienza economica è diventata una leva strategica fondamentale. L’utilizzo dei modelli DeepSeek su piattaforme di terze parti è esploso, ma non senza contraddizioni. La domanda è

Sei depresso? Ora sarà semplice saperlo per le AI, dai post sui Social Setwork

Un recente studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences ha scoperto che l’intelligenza artificiale (AI) è in grado di rilevare segni di depressione sulla base dei post degli utenti sui social media.  Tuttavia, c’è un piccolo problema: l’algoritmo per determinare la depressione si è rivelato un po’ razzista, poiché funziona in modo efficace solo per gli americani bianchi, mentre l’analisi dei resoconti dei loro connazionali neri ha mostrato indicatori molto meno accurate. Il modello di intelligenza artificiale utilizzato era più di tre volte meno predittivo della depressione tra gli utenti neri di Facebook rispetto agli utenti bianchi, hanno riferito i ricercatori. Gli

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