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Tag: patch management

FreeBSD soffre di una pericolosa RCE! Analisi e implicazioni

Di recente, il canale Telegram di SecActor ha rivelato una notizia di notevole importanza per la sicurezza informatica: una vulnerabilità critica di esecuzione di codice da remoto (RCE) che affligge il sistema operativo FreeBSD. Questa vulnerabilità, CVE-2024-41721, scoperta dal team di sicurezza di Synacktiv, riguarda il suo hypervisor bhyve e rappresenta una seria minaccia per la sicurezza delle macchine virtuali che operano su questo sistema. Origine del problema e impatto sulla sicurezza La vulnerabilità ha origine nell’emulazione del controller XHCI (eXtensible Host Controller Interface) del componente bhyve, il cui scopo è emulare l’hardware USB all’interno delle macchine virtuali. Il problema risiede nella

Siamo tutti fregati? La dura verità sulla sicurezza online spiegata da Bruce Schneier

Vi siete mai sentiti insicuri online? Non siete i soli. Anche gli esperti di cybersecurity si confrontano con questa domanda: ma come proteggere i nostri dati online?  Bruce Schneier, uno dei massimi esperti al mondo di sicurezza digitale, ha spesso sottolineato la complessità della sicurezza informatica. In una delle sue numerose interviste ha specificato che gli viene frequentemente chiesto:  cit: “Spesso mi chiedono che cosa può fare l’uomo della strada per mettersi al riparo dai rischi di sicurezza informatica.” Si potrebbe rispondere con un fatalistico:” Niente, siamo già tutti fregati” L’ingresso dell’intelligenza artificiale sullo scenario tecnologico ha reso la sicurezza digitale ancora

Un mare di Bug di Sicurezza nel 2024! Un anno così, non si era mai visto prima

Sarà forse colpa della digitalizzazione, che ha portato ogni aspetto della nostra vita online? Oppure del fatto che non riusciamo ancora a scrivere software realmente a prova di bug? O forse è l’ingegnosità degli hacker, sempre pronti a scovare vulnerabilità dove gli sviluppatori non avevano mai guardato prima, a rendere impossibile fermare del tutto le minacce? Stiamo osservando una tendenza allarmante. Il numero di vulnerabilità identificate supera tutti i record. Secondo il National Database (NVD), nel 2023 sono state segnalate 28.821 violazioni della sicurezza. Ancora più allarmante è il fatto che nel 2024 questa cifra potrebbe essere ancora più elevata: a settembre

“Basta incolpare gli utenti degli attacchi informatici!”. Lo riporta il capo del CISA Jen Easterly

Gli sviluppatori di software che rilasciano prodotti con vulnerabilità sono i veri colpevoli di tutti gli attacchi informatici. Almeno questo è quello che ha detto Jen Easterly, capo della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency ( CISA ) degli Stati Uniti, alla recente conferenza mWise. Easterly ha invitato le aziende tecnologiche a smettere di rilasciare codici con difetti che aprono le porte ai criminali informatici. Ha sottolineato che sono i fornitori di tecnologia a creare i problemi che gli aggressori sfruttano con successo per attaccare le loro vittime. Ha inoltre osservato che le falle nella sicurezza del software non dovrebbero essere chiamate “vulnerabilità”, ma “difetti del prodotto”,

Nuovo Data Breach in Dell: rivelate informazioni riservate di oltre 10mila utenti

Recentemente, Dell Technologies, una delle principali aziende tecnologiche americane, è stata coinvolta in un presunto data breach. Un hacker, noto con l’alias “grep”, ha dichiarato di aver violato i sistemi di Dell, esponendo i dati di oltre 10800 dipendenti e partner interni. L’informazione è stata divulgata su un forum del dark web, sollevando preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza informatica dell’azienda. Secondo quanto riportato, i dati trapelati includono dettagli sensibili dei dipendenti come ID, nomi completi, stato di occupazione e ID interni. Il post sul forum, accompagnato da un campione dei dati rubati, ha rivelato che la violazione è avvenuta all’inizio di settembre

Dalla Cina con Etica! Una RCE da 9.8 su VMware vCenter Server. Aggiornate!

Broadcom ha rilasciato aggiornamenti per risolvere una vulnerabilità critica in VMware vCenter Server che potrebbe portare all’esecuzione di codice in modalità remota. La vulnerabilità CVSS 9.8, denominata CVE-2024-38812, è una vulnerabilità di buffer overflow nel protocollo DCE/RPC. Secondo le informazioni dello sviluppatore, gli aggressori con accesso alla rete possono utilizzare pacchetti di rete appositamente predisposti per attivare questa vulnerabilità, che consente l’esecuzione di codice remoto sul server vCenter. Questo difetto è simile ad altre due vulnerabilità legate all’esecuzione di codice in modalità remota, CVE-2024-37079 e CVE-2024-37080, a cui è stata applicata una patch nel giugno 2024. Queste vulnerabilità hanno anche un punteggio CVSS di 9,8. Inoltre, è stata corretta l’escalation della vulnerabilità dei

Nuovi Countdown dal Web Oscuro: Orca Ransomware si affaccia al mondo del Cybercrime

Una nuova cyber gang ransomware sta facendo capolino all’interno del dark web. Il suo Data Leak Site ad oggi contiene già una rivendicazione di aziende violate. Si tratta di Orca Ransomware, comparsa recentemente nelle underground. Non si limitano più a colpire immediatamente le aziende, ma sembrano avere campagne più sofisticate e pianificate nel lungo periodo. L’annuncio potrebbe servire da messaggio tattico per le future vittime, segnalando che non si tratta solo di una minaccia diretta ed immediata, ma di un piano ben strutturato e costante, il cui obiettivo sembrerebbe quello di mantenere le aziende in uno stato di vulnerabilità e incertezza prolungata.

Milioni di dispositivi a rischio. La Vulnerabilità Critica di Chrome Minaccia Android e macOS

Gli specialisti BI.ZONE hanno condotto un’analisi tecnica di una vulnerabilità critica nel motore JavaScript V8 utilizzato nel browser Google Chrome. È stato stabilito che la vulnerabilità rappresenta una minaccia per gli utenti di smartphone Android e alcuni modelli di laptop con macOS. Google ha annunciato lo sfruttamento della vulnerabilità CVE-2024-7965 il 26 agosto, pochi giorni dopo il rilascio della versione 128.0.6613.84, che ha corretto l’errore. La vulnerabilità consente agli aggressori di assumere il controllo del renderer del browser quando un utente accede a un sito contenente codice JavaScript appositamente predisposto. Sulla scala CVSS questa vulnerabilità ha ottenuto un punteggio di 8,8 su 10, indicando la sua elevata pericolosità. Secondo diversi ricercatori, CVE-2024-7965 è

Probabilità di Accadimento: Il Fattore Chiave per Proteggere la Tua Azienda dai Cyberattacchi

Nel contesto dell’informatica e della cybersicurezza, la probabilità di accadimento rappresenta uno dei concetti fondamentali per valutare e gestire i rischi. Si tratta della stima della probabilità con cui un determinato evento, spesso associato a una minaccia o a una vulnerabilità, potrebbe verificarsi. Questa valutazione è cruciale per determinare le priorità e allocare risorse adeguate per mitigare i rischi. Importanza della Probabilità di Accadimento nella Cybersicurezza In ambito informatico e di cybersicurezza, la probabilità di accadimento assume un ruolo essenziale nella gestione delle minacce. Ogni sistema informatico è esposto a una vasta gamma di minacce, che vanno dai malware, agli attacchi DDoS,

Valencia Leaks: un nuovo volto del crimine informatico

Di recente, un nuovo gruppo noto come Valencia Leaks sembrerebbe aver mosso i primi passi nel mondo del cybercrime, prendendo di mira aziende in diversi settori e Paesi. Sebbene manchino ancora conferme ufficiali, il gruppo avrebbe rivendicato una serie di attacchi. Chi sarebbero le presunte vittime? Valencia Leaks avrebbe colpito diverse aziende di grande rilievo in vari settori industriali e nazioni. Di seguito, le principali aziende attualmente nel mirino: 1. Duopharma Biotech Berhad (duopharmabiotech.com) Azienda farmaceutica malese con un fatturato di oltre RM 696.72 milioni nel 2022, leader nell’industria sanitaria malese. Nel loro sito dark web, Valencia Leaks, avrebbe rivendicato il furto

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