
Redazione RHC : 24 Gennaio 2025 10:38
È stata rilasciata una nuova proof-of-concept (PoC) per la vulnerabilità di esecuzione di codice remoto (RCE) 0click di Microsoft Outlook in Windows Object Linking and Embedding (OLE), identificata come CVE-2025-21298.
Questa falla, che ha raggiunto un punteggio sbalorditivo di 9,8 sulla scala CVSS, è stata rivelata dall’esperto di sicurezza informatica Matt Johansen tramite un thread su X, evidenziando la gravità e il potenziale impatto della vulnerabilità.
Il PoC dimostra la corruzione della memoria, facendo luce sul potenziale sfruttamento del difetto attraverso il componente ole32.dll, che può comportare gravi rischi per la sicurezza se non corretta.

Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La vulnerabilità risiede nel file ole32.dll, individuato in un errore double-free nella funzione UtOlePresStmToContentsStm. Questa funzione è responsabile dell’elaborazione di oggetti OLE incorporati nei file Rich Text Format (RTF), una funzionalità comune in Microsoft Outlook.
Il problema si verifica quando la funzione gestisce in modo improprio il puntatore pstmContents, dopo che è diventato un puntatore che fa riferimento alla memoria liberata in precedenza. Se la funzione UtReadOlePresStmHeader fallisce, il codice rilascia inavvertitamente di nuovo il puntatore di memoria, generando un’operazione di doppia liberazione.
Questa falla è particolarmente pericolosa perché può essere sfruttata tramite file RTF dannosi contenenti oggetti OLE incorporati, che potrebbero essere attivati in applicazioni come Microsoft Word o Outlook. Il punteggio CVSS della vulnerabilità è 9,8, il che indica una gravità critica, dovuta in gran parte alla natura zero-click, grazie alla quale gli aggressori potrebbero creare payload per sfruttare il difetto senza l’interazione dell’utente.
È stata rilasciata una patch che imposta esplicitamente il puntatore pstmContents su NULL dopo il rilascio, impedendo il problema del double-free. Lo sfruttamento potrebbe potenzialmente estendersi oltre i file RTF ad altri formati supportati da OLE.
Secondo Johansen, gli aggressori possono sfruttare questa vulnerabilità semplicemente inviando via e-mail un file RTF contraffatto che, una volta visualizzato in anteprima in Outlook, attiva la condizione di doppia liberazione, determinando l’esecuzione di codice arbitrario senza alcuna interazione da parte dell’utente.
Ciò significa che semplicemente visualizzando in anteprima un’e-mail, il sistema di un utente potrebbe essere compromesso, consentendo agli aggressori di installare malware, rubare dati o aumentare i propri privilegi all’interno della rete.
La falla interessa un’ampia gamma di versioni di Microsoft Windows, da Windows 10 a Windows 11, e le versioni server 2008 fino alla più recente 2025. La semplicità dell’exploit, che richiede semplicemente l’anteprima di un’e-mail dannosa, sottolinea l’urgenza per utenti e organizzazioni di applicare immediatamente la patch.
In risposta, Microsoft ha rilasciato una correzione nel ciclo di patch di gennaio 2025, come spiegato in dettaglio da Johansen. La patch annulla il puntatore dopo che è stato liberato e include routine di gestione degli errori migliorate per impedire questo tipo di corruzione della memoria in futuro.
Microsoft ha invitato tutti gli utenti ad installare questo aggiornamento il prima possibile per ridurre al minimo il rischio.
Redazione
Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...