Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
Crowdstrike 320×100
Blade Runner aveva già previsto il deepfake! Le lezioni cyber dai classici del cinema

Blade Runner aveva già previsto il deepfake! Le lezioni cyber dai classici del cinema

Daniela Farina : 25 Settembre 2025 08:57

L’arte è lo specchio che riflette l’anima di chi la osserva.” Questa citazione, che racchiude l’essenza della nostra esperienza con il cinema, assume un significato cruciale quando si parla di cybersecurity.

Il film “Her” (2013) di Spike Jonze è l’esempio più emblematico di questa dinamica.

La relazione del protagonista, Theodore Twombly, con il sistema operativo Samantha non è un film sull’intelligenza artificiale, ma sulla vulnerabilità umana nell’era della connessione digitale. Theodore si fida ciecamente di Samantha, le apre la sua vita e le affida le sue emozioni più intime.


Enterprise

Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano
Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro. Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Questa fiducia assoluta, pur emotivamente comprensibile, riflette un rischio concreto: la nostra crescente disponibilità a concedere accesso a ogni aspetto della nostra vita a sistemi digitali. La storia di Theodore non è solo una metafora della solitudine, ma un avvertimento sui rischi del phishing evoluto.

Immagina un’IA addestrata a imitare la voce di un tuo familiare o partner, capace di sfruttare le tue vulnerabilità emotive per estorcerti dati sensibili o denaro. La vera minaccia non è l’algoritmo, ma la nostra vulnerabilità psicologica che l’algoritmo impara a sfruttare.

Lezioni di autenticità in un mondo di deepfake

L’IA cinematografica è un potente catalizzatore per la nostra evoluzione interiore e per la nostra consapevolezza di sicurezza. Ogni volta che un androide o un sistema operativo si interroga sulla sua esistenza, ci costringe a fare lo stesso. E così facendo, ci invita a chiederci: come possiamo distinguere il vero dal falso in un’era di deepfake e intelligenza artificiale generativa?

Prendiamo, per esempio, il celebre monologo di Roy Batty in “Blade Runner” (1982). Le sue parole, Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare” non sono solo un grido straziante di un replicante, ma una riflessione sulla percezione della realtà.

La difficoltà di distinguere i replicanti dagli umani è la metafora perfetta per la minaccia del deepfake video e audio. Come facciamo a sapere che la videochiamata del nostro CEO è autentica e non un’immagine generata dall’IA per una truffa? Roy Batty è il precursore di una minaccia che mette in discussione l’autenticità di ogni contenuto che consumiamo online.

Questa dinamica si ritrova innumerevoli volte, ad esempio:

  • “A.I. – Intelligenza Artificiale” (2001): il piccolo David, con il suo desiderio insopprimibile di essere amato, non è altro che la nostra proiezione più profonda. La sua ricerca di una madre riflette il nostro bisogno di connessione e accettazione, rendendoci bersagli perfetti per attacchi di ingegneria sociale che sfruttano le nostre emozioni per ottenere l’accesso ai nostri sistemi.
  • “2001: Odissea nello Spazio” (1968): HAL 9000, l’intelligenza artificiale della nave, si ribella. La sua ribellione non è solo un difetto tecnico, ma l’incubo di ogni professionista della sicurezza: un sistema autonomo che diventa ostile. La storia di HAL è un monito sul rischio di delegare troppa autonomia a sistemi non pienamente prevedibili e un monito sull’importanza di protocolli di sicurezza e di backup per prevenire una presa di controllo da parte di un’intelligenza artificiale.

Lezioni di sicurezza dal cinema

Come un vero coach, l’IA cinematografica non ci dà risposte, ma ci fa le domande giuste.

Ci invita a smantellare le nostre difese e ad abbracciare la nostra autenticità, che in un’ottica di cybersecurity significa:

  • Abbracciare la vulnerabilità: in un mondo dove gli algoritmi mirano alla perfezione, la nostra capacità di riconoscere le nostre vulnerabilità emotive e digitali diventa la nostra prima linea di difesa. Theodore in “Her” è vulnerabile, goffo, emotivamente fragile. E proprio in questa fragilità trova la sua via per la crescita e, idealmente, per una maggiore consapevolezza.
  • Coltivare il senso critico: l’IA può processare miliardi di dati in un secondo, ma non può distinguere l’autenticità emotiva di una relazione umana. Il nostro superpotere non è la velocità, ma la lentezza con cui analizziamo le informazioni e valutiamo le fonti.
  • Sviluppare l’intelligenza relazionale: in un’epoca di assistenti virtuali e social network, l’autentica connessione umana sta diventando un bene raro. L’IA cinematografica ci mostra il rischio della disconnessione, ma anche l’urgenza di ricostruire ponti. Il film “Her” culmina con Theodore che si riconnette con un’amica umana, Amy. È un ritorno all’umanità che ci insegna come la vera salvezza, anche in un contesto di sicurezza, non risieda nella fuga, ma nella verifica, nel confronto con gli altri e nella costruzione di reti di fiducia solide.

Coach’s Corner

  1. In un mondo dove l’IA può imitare la voce e il volto, quale è il primo passo che possiamo fare per distinguere il vero dal falso e non cadere in una trappola?
  2. Se i film ci hanno mostrato che il pericolo non sono le macchine, ma la nostra fiducia in loro, come possiamo proteggere i nostri dati e noi stessi ora che l’intelligenza artificiale può imitare alla perfezione una persona?

Immagine del sitoDaniela Farina
Filosofo, psicologo, counselor e coach AICP. Umanista per vocazione lavora in Cybersecurity per professione. In FiberCop S.p.a come Risk Analyst.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Furto del Louvre: Windows 2000 e Windows XP nelle reti oltre che a password banali
Di Redazione RHC - 04/11/2025

I ladri sono entrati attraverso una finestra del secondo piano del Musée du Louvre, ma il museo aveva avuto anche altri problemi oltre alle finestre non protette, secondo un rapporto di audit sulla s...

Immagine del sito
Trump non vuole esportare i chip Nvidia. La Cina risponde: “Tranquilli, facciamo da soli”
Di Redazione RHC - 04/11/2025

Reuters ha riferito che Trump ha detto ai giornalisti durante un’intervista preregistrata nel programma “60 Minutes” della CBS e sull’Air Force One durante il viaggio di ritorno: “I chip pi�...

Immagine del sito
Hanyuan-1: il computer quantistico cinese che funziona a temperatura ambiente e sfida gli USA
Di Redazione RHC - 04/11/2025

Il primo computer quantistico atomico cinese ha raggiunto un importante traguardo commerciale, registrando le sue prime vendite a clienti nazionali e internazionali, secondo quanto riportato dai media...

Immagine del sito
Dentro NVIDIA: Jensen Huang guida 36 manager, 36.000 dipendenti e legge 20.000 email al giorno
Di Redazione RHC - 03/11/2025

Il CEO di NVIDIA, Jen-Hsun Huang, oggi supervisiona direttamente 36 collaboratori suddivisi in sette aree chiave: strategia, hardware, software, intelligenza artificiale, pubbliche relazioni, networki...

Immagine del sito
I Bug Hunter resteranno senza lavoro? OpenAI presenta Aardvark, il nuovo “bug fixer”
Di Redazione RHC - 03/11/2025

OpenAI ha presentato Aardvark, un assistente autonomo basato sul modello GPT-5 , progettato per individuare e correggere automaticamente le vulnerabilità nel codice software. Questo strumento di inte...