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Attacco al Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte di NoName057(16)

Redazione RHC : 1 Maggio 2023 08:40

Il gruppo di hacktivisti filorussi di NoName057(16) ha sferrato nella giornata di ieri un nuovo attacco contro un obiettivo italiano.

La scorsa settimana, NoName057(16) ha colpito molte organizzazioni italiane del settore bancario tra le quali Medio Banca, BPS e Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre che Generali, Unipol, Sace, Sella personal Credit e Fingenia.

Nella giornata di ieri, gli hacktivisti filorussi colpiscono il Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti italiano, attraverso la tecnica del Distributed Denial of a Service (DDoS).


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Nella tabella successiva, riportiamo lo stato della raggiungibilità dei siti alle 22:58 ora italiana del 30/04/2023.

Organizzazione colpitaURL TargetData AttaccoStato
Autorità di Regolazione dei trasportihttps://www.autorita-trasporti.it/10:23Geolocking
Form di Login dell’autorità di Regolazione dei trasportihttps://secure.autorita-trasporti.it/ART_Login/LoginB.aspx11:34Geolocking
Sacehttps://saceprod.b2clogin.com12:00Offline
Sella Personal Credithttps://www.sellapersonalcredit.it/public/entry/main12:48Geolocking
Sella Personal Credithttps://secure.sellapersonalcredit.it/13:19Offline
Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti
https://www.mit.gov.it/12:48Geolocking, raggiungibilità limitata

NoName057(16) è un gruppo di hacktivisti filorussi che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa dopo l’inizio della guerra tra Ucraina e Russia.

Il gruppo pubblica le sue attività all’interno di un canale Telegram che attualmente ha oltre 30.000 follower che costantemente alimenta con nuove vittime. Di seguito quanto pubblicato sul loro canale Telegram nella giornata di ieri.

C'è qualcosa che funziona in Italia?😂

Tutti i 20 supporti di artiglieria semoventi (ACS) M109L, che le autorità italiane hanno consegnato all'Ucraina, si sono rivelati DIFETTOSI e non pronti per la battaglia.

Quindi il sito web della Transport Regulation Authority (ART) NON FUNZIONA dopo il nostro attacco😈:
Intuendo il nostro attacco, gli amministratori del sito italiano dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) hanno deciso di bloccare l'accesso al servizio di autorizzazione tramite IP stranieri😂:
Abbiamo inviato missili DDoS al portale del Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopodiché il sito ha chiuso l'accesso agli ip stranieri😄:

Al momento della scrittura dell’articolo, alle 22:54 del 30/4/2023, il sito del Ministero risulta non sempre raggiungibile ed è attivo il geolocking.

Come mitigare gli attacchi di Slow HTTP Attack

Per mitigare un attacco di Slow HTTP, ci sono diverse tecniche che possono essere utilizzate a seconda delle specifiche esigenze e della configurazione del sistema. Ad esempio è possibile:

  1. Ridurre il timeout di connessione: una delle tecniche più semplici per mitigare un attacco di Slow HTTP è quella di ridurre il timeout di connessione del server web. In questo modo, il server chiuderà automaticamente le connessioni che non ricevono alcuna attività entro un certo intervallo di tempo, liberando le risorse del sistema;
  2. Limitare il numero di connessioni per IP: limitare il numero di connessioni per IP può aiutare a prevenire gli attacchi di Slow HTTP, poiché riduce il numero di connessioni che un singolo utente o un singolo attaccante può aprire contemporaneamente;
  3. Utilizzare un server reverse proxy: un reverse proxy può aiutare a mitigare gli attacchi di Slow HTTP, poiché può elaborare le richieste in modo più efficiente e liberare le connessioni in modo rapido ed efficiente. Inoltre, un reverse proxy può essere configurato per limitare il numero di connessioni per IP e per applicare altri controlli di sicurezza prima che le connessioni arrivino al server target;
  4. Utilizzare un firewall applicativo: un firewall applicativo (o web application firewall) può aiutare a proteggere il server web dalle attività dannose, filtrando le richieste in base al loro contenuto e al loro comportamento. Ad esempio, un firewall applicativo può essere configurato per rilevare e bloccare le richieste di Slow HTTP in base alla loro dimensione o alla loro frequenza;
  5. Utilizzare servizi di mitigazione degli attacchi DDoS: se l’attacco di Slow HTTP fa parte di un attacco DDoS più ampio, può essere necessario utilizzare un servizio di mitigazione degli attacchi DDoS. Questi servizi possono aiutare a proteggere il server web dalle attività dannose, filtrando il traffico in ingresso e bloccando le richieste malevole.

In sintesi, il geolocking risulta essere una mitigazione temporanea, in quanto la soluzione definitiva è attivare firewall applicativi come i Web Application FIrewall (WAF) oppure affidarsi a dei servizi CDN come ad esempio Akamai o CloudFlare.

Cosa si intende per attacco DDoS

Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è un tipo di attacco informatico in cui un grande numero di computer o dispositivi connessi in rete (noti come botnet) inviano contemporaneamente una grande quantità di traffico al server di destinazione, al fine di saturarlo e renderlo inutilizzabile per gli utenti legittimi.

In pratica, un attacco DDoS satura la larghezza di banda del server di destinazione, facendo in modo che questo non riesca più a rispondere alle richieste dei clienti legittimi. Questo può causare un’interruzione dei servizi, impedendo agli utenti di accedere a siti web, applicazioni o servizi online.

Gli attacchi DDoS sono spesso utilizzati da cybercriminali per scopi di hacktivismo, come in questo caso, ma possono anche essere utilizzati come estorsione, per danneggiare la reputazione dell’obiettivo o per scopi politici o ideologici. Esistono diverse tecniche utilizzate per eseguire un attacco DDoS, tra cui l’amplificazione del traffico, il flooding e il SYN flood e gli Slow Http Attack.

Cosa sono gli Slow Http Attack

Uno Slow HTTP attack (o HTTP Slowloris) è un tipo di attacco informatico che sfrutta una vulnerabilità nella gestione delle connessioni HTTP da parte del server di destinazione. In pratica, l’attacco mira a tenere aperte molte connessioni HTTP con il server di destinazione, impedendogli di elaborare nuove richieste.

Nello specifico, l’attaccante invia una serie di richieste HTTP parziali al server di destinazione, ma non invia mai la richiesta completa. Questo fa sì che il server mantenga aperta la connessione e attenda il completamento della richiesta, senza però riceverlo mai. L’attaccante può quindi ripetere questo processo su molte connessioni contemporaneamente, utilizzando solo una piccola quantità di banda, ma saturando la capacità del server di elaborare altre richieste.

In altre parole, l’attacco Slow HTTP sfrutta il fatto che molti server HTTP attendono che una richiesta venga completata entro un certo intervallo di tempo (timeout). Poiché l’attaccante non completa mai la richiesta, il server continua ad attendere, impedendo la connessione di essere liberata per altri clienti.

Questo tipo di attacco può essere particolarmente efficace contro server web con connessioni a bassa larghezza di banda o capacità di elaborazione limitata, come ad esempio alcuni server web legacy o alcuni dispositivi IoT. Gli attacchi Slow HTTP possono anche essere utilizzati in combinazione con altri attacchi DDoS per aumentarne l’efficacia.

Gli attacchi sferrati da NoName057(16) contro l’Italia

Relativamente all’Italia, il gruppo ha effettuato una serie di attacchi di Distributed Denial of Service ad obiettivi come:

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