
Il gruppo ransomware BlackByte, sta entrando nelle reti aziendali attraverso le vulnerabilità ProxyShell nei server Microsoft Exchange.
ProxyShell è il nome di un gruppo di tre vulnerabilità in Microsoft Exchange, il cui sfruttamento combinato consente di eseguire da remoto codice arbitrario su un server senza autorizzazione.
Le vulnerabilità sono state risolte ad aprile e maggio 2021:
I ricercatori della sicurezza di Red Canary hanno analizzato gli attacchi BlackByte e hanno scoperto che venivano eseguiti tramite ProxyShell installando web shell sui server.
Usando le web shell, gli aggressori caricano il beacon Cobalt Strike, che è incorporato nel processo dell’agente di Windows Update, sul server attaccato.
Cobalt Strike viene quindi utilizzato per rubare le credenziali da un account di servizio su un sistema compromesso. Dopo aver dirottato l’account, gli aggressori installano lo strumento per l’accesso remoto al sistema chiamato AnyDesk ed eseguono dei movimenti laterali attraverso la rete.
In genere, gli operatori di ransomware utilizzano strumenti di terze parti negli attacchi per aumentare i propri privilegi e distribuire ransomware sulla rete. Tuttavia, nel caso di BlackByte, il ruolo principale è svolto dal file eseguibile del malware stesso, in grado di aumentare i privilegi e muoversi nella rete come un worm.
Prima della crittografia, il malware cambia le attività pianificate per impedire che venga intercettata all’ultimo minuto e cancella le copie shadow direttamente tramite gli oggetti WMI utilizzando un comando PowerShell offuscato.
Di conseguenza, i file rubati vengono archiviati utilizzando WinRAR e visualizzati tramite servizi di condivisione file anonimi come “file.io” o “anonymfiles.com”.
Poiché la società di sicurezza informatica Trustwave ha rilasciato uno strumento gratuito per recuperare i file crittografati da BlackByte nell’ottobre 2021, è improbabile che il ransomware continui a utilizzare le stesse tattiche di crittografia.
In altre parole, è improbabile che le nuove vittime di BlackByte siano in grado di recuperare i propri file utilizzando il decryptor Trustwave. Gli specialisti di Red Canary hanno già registrato diverse varianti BlackByte molto più recenti.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…
Innovazioneprima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…
CybercrimeC’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…
CybercrimeUna campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…
InnovazionePier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…