Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Banner Desktop
Crowdstrike 320×100
Il bot che spoglia senza consenso: la controversa realtà di Bikinioff tra deepfake e reazioni

Il bot che spoglia senza consenso: la controversa realtà di Bikinioff tra deepfake e reazioni

Stefano Gazzella : 9 Giugno 2023 07:12

Quando è stato segnalato il problema rappresentato da Bikinioff, abbiamo assistito a delle reazioni a dir poco sorprendenti. Da un lato infatti c’è stato chi ha voluto guardare al dito e non alla luna, accusando il fatto stesso di fare informazione sul bot. Secondo questa ricostruzione teorica, andare ad informare circa il problema, in modo documentato e indicando le fonti, avrebbe l’effetto di incuriosire e dunque di aumentarlo. Altri – beninteso, in maggioranza ma non in totalità uomini – hanno invece preferito sminuire l’accaduto, tacciare di censura o bigotteria, arrivando a dire che tanto con un programma di editing certe cose si possono fare comunque.

Come mai non c’è stata una percezione corretta del problema, tanto che ne parlano così pochi? Tranquilli, al primo intervento istituzionale fioriranno gli esperti che prudentemente prima avevano scelto di non esprimersi né prendere posizione, dunque attendere e vedere dove va la corrente per cavalcare un trend topic. Nulla di sorprendente nel mondo di internet e dei social e dei professionisti che lo frequentano. Ma sempre abbastanza desolante.

Che fine hanno fatto tutti gli intenti di educazione digitale che si predicano da decenni? Vogliamo credere alla favola della tech neutrality? O forse chi va a dire di predicare da tempo proprio l’educazione digitale ha solo avuto l’intento di farne uno slogan? Insomma: lo stato dell’arte è sotto gli occhi di tutti, ed è ben poco qualificante.

Dall’informazione alla presa di coscienza


Cve Enrichment Redhotcyber

CVE Enrichment
Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.

Cosa trovi nel servizio:
✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor.
✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV).
✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia.
✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Sostenere che è meglio non palare di certe cose contraddice il ruolo dell’informazione alla radice. Far comprendere la facilità d’impiego di un servizio come quello di Bikinioff è come – mutatis mutandis – rivelare l’esistenza di un nuovo malware o di una vulnerabilità. Certo, in questo caso la remediation dovrebbe essere una presa di coscienza che si è vista mancare forse per difetto di sensibilità al problema.

Sono stati segnalati infatti dei rischi di sicurezza, condizioni e policy d’uso tutt’altro che trasparenti, e una destinazione d’uso che comporta una violazione sistematica dei diritti. Diventa piuttosto difficile immaginare un nesso logico con lo sviluppo di una qualche curiosità o tentazione di impiego. Non viene neanche indicato chi sia titolare del sito o dei canali, che con alcune ricerche si scopre essere una società estone.

Insomma: l’unica evidenza è una correlazione fra l’atto di indicare che il re è nudo (anzi: che il re è fatto per spogliare senza consenso chiunque) e delle reazioni scomposte che avrebbero preferito il silenzio a riguardo. Viene da domandarsi se per dipendenza dall’ennesimo gadget tecnologico o chissà per quale altro motivo.

Il problema principale è infatti rappresentato dalla destinazione d’uso del bot la quale è idonea alla produzione seriale, diffusa e sistematica di violazioni su larga scala. Ora è possibile generare dei deepfake adesso anche secondo altre categorie: bikini, lingerie, swimsuit, sport, business. Non soltanto nude, ma se il servizio viene presentato come “AI nudification App” c’è poco da dire su quello che sarà, e anzi vuol essere, l’impiego principale. Il tutto sempre al costo di 1 credito per immagine (il pacchetto minimo è di 10 CR al costo di 5,5 euro). Crediti che possono essere acquistati direttamente sul canale bot principale o da parte di “dealer” all’interno di un marketplace dedicato.

Le opacità, come è possibile intuire, non mancano. Così come i pericoli.

Peccato però che si preferisca guardare altrove e tacere. O peggio: far tacere.

Immagine del sitoStefano Gazzella
Privacy Officer e Data Protection Officer, è Of Counsel per Area Legale. Si occupa di protezione dei dati personali e, per la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Responsabile del comitato scientifico di Assoinfluencer, coordina le attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione. Giornalista pubblicista, scrive su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Inviare un’email a un destinatario sbagliato, è da considerarsi data breach?
Di Stefano Gazzella - 25/11/2025

Piaccia o meno, l’invio di un’email a un destinatario errato costituisce una violazione di dati personali secondo il GDPR. Ovviamente, questo vale se l’email contiene dati personali o se altrime...

Immagine del sito
5.000 utenti italiani “freschi” in vendita nelle underground. Scopriamo di cosa si tratta
Di Redazione RHC - 25/11/2025

Nel gergo dei forum underground e dei marketplace del cybercrime, il termine combo indica un insieme di credenziali rubate composto da coppie del tipo email:password. Non si tratta di semplici elenchi...

Immagine del sito
AGI: Storia dell’Intelligenza Artificiale Generale. Dalla nascita alla corsa agli armamenti
Di Redazione RHC - 25/11/2025

Sulla veranda di una vecchia baita in Colorado, Mark Gubrud, 67 anni, osserva distrattamente il crepuscolo in lontananza, con il telefono accanto a sé, lo schermo ancora acceso su un’app di notizie...

Immagine del sito
Anthropic lancia Claude Opus 4.5, il modello di intelligenza artificiale più avanzato
Di Redazione RHC - 24/11/2025

Anthropic ha rilasciato Claude Opus 4.5 , il suo nuovo modello di punta, che, secondo l’azienda, è la versione più potente finora rilasciata e si posiziona al vertice della categoria nella program...

Immagine del sito
La Sorveglianza Digitale sui Lavoratori sta Arrivando: Muovi il Mouse più Veloce!
Di Redazione RHC - 24/11/2025

Il lavoro da remoto, ha dato libertà ai dipendenti, ma con essa è arrivata anche la sorveglianza digitale. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo riportando che tali strumenti di monitor...