Email di aziende e PA italiane a rischio: settori cyber, sanità e polizia in vendita nel dark web
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
UtiliaCS 970x120
Banner Mobile
Email di aziende e PA italiane a rischio: settori cyber, sanità e polizia in vendita nel dark web

Email di aziende e PA italiane a rischio: settori cyber, sanità e polizia in vendita nel dark web

Chiara Nardini  3 Agosto 2023 08:51

Il lato oscuro del web continua a rivelare minacce inquietanti per la sicurezza informatica. Nel mese di giugno abbiamo scoperto che dei criminali informatici hanno messo in vendita accessi a caselle email di importanti aziende italiane.

Incredibilmente, tra le vittime figurano aziende di cybersecurity, aziende di costruzione di strade, sanità pubblica, software e produzione di macchinari. Ancora più allarmante, la messa in vendita delle caselle di posta elettronica della polizia italiana, coinvolta in questo nefasto mercato nero.

Cosa mette in vendita il mercato underground

Dalle consuete attività di cyber threat intelligence condotte da Red Hot Cyber nel mese di Giugno 2023, su diversi forum underground noti per le attività di criminalità informatica, sono stati individuati diversi post riguardanti la vendita di accessi alle caselle di posta elettronica relative ad aziende italiane.

Il venditore “twofactor” offre 9 account di posta elettronica attivi associati a istituzioni/aziende italiane in varie nicchie, tra cui sicurezza informatica, costruzione di strade, sanità pubblica, software e produzione di macchinari.

Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Questo fenomeno mette in evidenza le profonde vulnerabilità che possono colpire organizzazioni di settori critici, aprendo la strada a gravi rischi per la sicurezza delle informazioni e delle infrastrutture.

Non dimentichiamoci anche la minaccia degli infostealer, dei malware che consentono di rubare informazioni dai computer delle vittime – come le utenze e le password – generalmente installati tramite email di phishing, eseguibili compromessi e altro ancora.

Una Vasta Gamma di Settori Coinvolta

I post scoperti sui forum underground rivelano che i criminali informatici non si fanno scrupoli nella scelta delle loro vittime.

Sono stati individuati accessi in vendita di aziende operanti in diversi settori. La vastità di queste categorie dimostra come le organizzazioni di diversi ambiti siano potenziali bersagli di attacchi cibernetici. Non dimentichiamoci anche dei market creati per la vendita dei “log” generati dagli “infostealer”.

Ne parlammo diverso tempo fa di questi mercati che giorno dopo giorno, visto la grande richiesta di informazioni, prosperano fino a diventare dei veri e propri e-commerce di informazioni rubate.

Un altro attore di minacce afferma di avere accesso a diverse e-mail tra le quali 9 di aziende italiane

Anche la Polizia coinvolta nella vendita di email

All’interno di un altro forum underground, sono stati messi in vendita gli accessi a delle caselle email della polizia italiana. La vendita di accessi a caselle email di organizzazioni di settori chiave e addirittura della polizia italiana rappresenta una minaccia seria per la sicurezza nazionale.

Questi accessi potrebbero fornire ai criminali informazioni sensibili e segrete, permettendo loro di compiere azioni dannose che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale.

L’autore, identificato come BillWilkins, afferma di avere accesso a caselle di posta della polizia italiana e sta cercando potenziali acquirenti.

Come avvengono queste tipo di perdite di dati

L’accesso alle caselle di posta elettronica avviene normalmente attraverso un utente e una password. Tale utente e password sappiamo che deve essere conservata con cura e messa al riparo da occhi indiscreti.

Ma deve essere messa al riparo anche dagli infostealer. Un Infostealer – o ladro di informazioni – è un tipo di malware che viene installato su una postazione di lavoro e ruba tutte le informazioni che un utente digita con la tastiera e le invia ad un server remoto controllato da un attaccante.

Accessi alla banca, accessi alle caselle di posta, accessi a qualsiasi account o profilo utente come Netflix, Disney Plus, Instagram, Facebook, vengono inviati costantemente al “botmaster”. Il botmaster è un criminale informatico che controlla la botnet dei computer infetti e vende queste informazioni nei forum underground, alle volte creando delle API di interfacciamento verso diversi mercati e alle volte – per le botnet più grandi – anche verso i tool di cyber threat intelligence (CTI) chiamati “dark feed”.

Prendersi un infostealer è molto semplice, ad esempio scaricando un file infetto – come i keygen di attivazione dei software – oppure un software non originale, oppure cliccando su un allegato infetto.

Come Red Hot Cyber abbiamo spesso portato all’attenzione il fenomeno delle botnet e dei dati raccolti da questi malware dai singoli dispositivi. Tali informazioni, vengono rivendute successivamente nei mercati underground, e sono spesso l’inizio di un attacco ai sistemi informatici in quanto forniscono credenziali di accesso o preziose informazioni per i criminali informatici.

La chiave è sempre la Multi Factor Authentication (MFA)

Come spesso riportiamo su queste pagine, abilitare la Multi Factor Authentication (MFA) consente un accesso più robusto ad un qualsiasi account – che sia di posta elettronica o di un social network per esempio. Questo significa che oltre alla password, viene richiesto un altro “elemento “fattore” di verifica, come un codice inviato tramite SMS o una chiave di sicurezza fisica, oppure un codice generato su una APP di autenticazione.

L’utilizzo della MFA è molto importante perché aumenta significativamente la sicurezza delle informazioni personali e dei dati sensibili. Ecco alcuni dei motivi per cui la MFA è utile:

  1. Protezione contro l’hacking: La password è spesso l’unico ostacolo per i criminali informatici che vogliono accedere ai dati sensibili. Con la MFA, anche se i malintenzionati riescono a ottenere la password, non saranno in grado di accedere ai dati senza il secondo fattore di autenticazione;
  2. Prevenzione del furto d’identità: La MFA aiuta a prevenire il furto d’identità, poiché richiede più di un fattore per verificare l’identità di un utente. Questo rende più difficile per i criminali impersonare l’utente;
  3. Maggiore sicurezza dei dati sensibili: La MFA offre una maggiore protezione per i dati sensibili, come le informazioni bancarie e la posta elettronica. Questo aiuta a evitare perdite finanziarie e danni alla reputazione.

In sintesi, la Multi Factor Authentication è un elemento importante per aumentare la sicurezza delle informazioni personali e dei dati sensibili. Se si desidera proteggere i propri dati da eventuali minacce, la MFA è una soluzione efficace da considerare dove è possibile applicarla.

 Ad esempio, molte caselle email di servizi cloud mettono a disposizione la MFA, come quasi tutti i social network la mettono a disposizione.

Quindi perché non utilizzarla?

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Chiara Nardini

Esperta di Cyber Threat intelligence e di cybersecurity awareness, blogger per passione e ricercatrice di sicurezza informatica. Crede che si possa combattere il cybercrime solo conoscendo le minacce informatiche attraverso una costante attività di "lesson learned" e di divulgazione. Analista di punta per quello che concerne gli incidenti di sicurezza informatica del comparto Italia.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Linee Rosse e Limiti Etici nell’OSINT: Quando la Ricerca Oltrepassa il Confine della Legalità
Di Alexandro Irace - 17/12/2025

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...

Immagine del sito
La psicologia delle password. Non proteggono i sistemi: raccontano le persone
Di Simone D'Agostino - 17/12/2025

La psicologia delle password parte proprio da qui: cercare di capire le persone prima dei sistemi. Benvenuti in “La mente dietro le password”, la rubrica che guarda alla cybersecurityda un’angol...

Immagine del sito
Se pensavi che la VPN servisse a proteggerti… ripensaci!
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Le estensioni del browser sono da tempo un modo comune per velocizzare il lavoro e aggiungere funzionalità utili, ma un altro caso dimostra con quanta facilità questo comodo strumento possa trasform...

Immagine del sito
Supply Chain. Aggiornavi Notepad++ e installavi malware: cosa è successo davvero
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Una nuova versione, la 8.8.9, del noto editor di testo Notepad++, è stata distribuita dagli sviluppatori, risolvendo una criticità nel sistema di aggiornamento automatico. Questo problema è venuto ...

Immagine del sito
Pornhub: esposta la cronologia dei membri Premium. Scopriamo cos’è successo
Di Luca Galuppi - 16/12/2025

Questa non è la classica violazione fatta di password rubate e carte di credito clonate.È qualcosa di molto più delicato. Il data breach che ha coinvolto Pornhub nel dicembre 2025 rappresenta uno d...