Simone Raponi : 28 Agosto 2023 08:30
Benvenuti al quarto articolo della nostra serie dedicata alle Recurrent Neural Networks (RNN). Dopo aver discusso la scomparsa del gradiente, un problema noto delle RNN, in questo articolo ci concentreremo su due tipi di RNN che hanno rivoluzionato il campo del deep learning: le Long Short-Term Memory (LSTM) e le Gated Recurrent Units (GRU).
Le Long Short-Term Memory (LSTM) sono un tipo particolare di RNN, introdotto da Hochreiter e Schmidhuber nel 1997. Le LSTM sono progettate per mitigare il problema della scomparsa del gradiente, permettendo alla rete di apprendere da sequenze di dati più lunghe.
La caratteristica principale delle LSTM è l’introduzione di una struttura chiamata “cella di memoria”. Questa cella contiene tre componenti fondamentali, chiamati “gate”, che controllano il flusso di informazioni all’interno della cella: il gate di input, il gate di forget (dimenticanza) e il gate di output.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Questi gate rendono le LSTM molto flessibili nel gestire l’informazione. Essi permettono alla rete di “decidere” quali informazioni conservare e quali scartare, rendendo più facile l’apprendimento di dipendenze a lungo termine nei dati.
Le Gated Recurrent Units (GRU) sono un altro tipo di RNN, introdotte da Cho et al. nel 2014. Le GRU possono essere viste come una versione semplificata delle LSTM.
Le GRU hanno una struttura simile alle LSTM, ma con solo due gate: il gate di reset e il gate di update.
La struttura semplificata delle GRU le rende più leggere e più veloci da addestrare rispetto alle LSTM. Tuttavia, è ancora oggetto di discussione se le LSTM o le GRU siano superiori l’una rispetto all’altra. La scelta tra LSTM e GRU dipende spesso dal dataset specifico e dal task di apprendimento.
La scelta tra LSTM e GRU dipende da vari fattori, tra cui:
Nella pratica, può essere utile sperimentare entrambi i modelli e scegliere quello che offre le migliori prestazioni sul tuo task specifico.
Le LSTM e le GRU sono miglioramenti fondamentali delle reti neurali ricorrenti che hanno permesso alle RNN di essere utilizzate su sequenze di dati più lunghe e complesse. La loro capacità di gestire dipendenze a lungo termine nei dati ha rivoluzionato il campo dell’apprendimento profondo, permettendo progressi in aree come il riconoscimento vocale, la traduzione automatica e molti altri.
Nel prossimo e ultimo articolo della nostra serie, esploreremo alcune delle applicazioni più eccitanti delle RNN, inclusi alcuni esempi pratici di come le LSTM e le GRU possono essere utilizzate.
Se sei interessato a saperne di più sulle LSTM e le GRU, consigliamo le seguenti risorse:
Trend Micro ha rilevato un attacco mirato ai settori governativo e aeronautico in Medio Oriente, utilizzando un nuovo ransomware chiamato Charon. Gli aggressori hanno utilizzato una complessa catena d...
Diversi prodotti di sicurezza Fortinet, tra cui FortiOS, FortiProxy e FortiPAM, sono interessati da una vulnerabilità di evasione dell’autenticazione di alta gravità. La falla, monito...
Agosto Patch Tuesday: Microsoft rilascia aggiornamenti sicurezza che fixano 107 vulnerabilità nei prodotti del suo ecosistema. L’aggiornamento include correzioni per 90 vulnerabilità,...
29.000 server Exchange sono vulnerabili al CVE-2025-53786, che consente agli aggressori di muoversi all’interno degli ambienti cloud Microsoft, portando potenzialmente alla compromissione compl...
Come era prevedibile, il famigerato bug scoperto su WinRar, viene ora sfruttato attivamente dai malintenzionati su larga scala, vista la diffusione e la popolarità del software. Gli esperti di ES...