Red Hot Cyber, il blog italiano sulla sicurezza informatica
Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

McDonald’s hackerato da BobDaHacker! Meglio lui che i criminali informatici veri

Redazione RHC : 20 Agosto 2025 08:48

Il ricercatore BobDaHacker ha scoperto che la convalida dei punti premio dell’App di McDonalds veniva gestita solo lato client, consentendo agli utenti di richiedere articoli gratuiti come i nuggets anche senza punti sufficienti. BobDaHacker ha segnalato il problema ma un ingegnere informatico lo ha liquidarlo come “troppo impegnativo”, sebbene il bug sia stato corretto giorni dopo, probabilmente dopo che l’ingegnere stesso lo aveva esaminato.

Successivamente il ricercatore ha analizzato a fondo i sistemi di McDonald’s e ha scoperto vulnerabilità nel Design Hub, una piattaforma utilizzata per le risorse del brand da team in 120 paesi. Questa piattaforma si basava su una password lato client per la protezione.

Dopo aver segnalato il problema, l’azienda ha intrapreso una revisione di tre mesi per implementare accessi corretti per dipendenti e partner. Tuttavia, rimaneva un difetto significativo: semplicemente sostituendo “login” con “register” nell’URL, era possibile accedere a un endpoint aperto.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab

    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


  • L’API forniva inoltre indicazioni agli utenti su eventuali campi mancanti, rendendo la creazione di un account incredibilmente semplice. Ancora più preoccupante era il fatto che le password venivano inviate via email in chiaro, una pratica estremamente rischiosa nel 2025.

    Test successivi hanno confermato che l’endpoint era ancora accessibile, consentendo l’accesso non autorizzato a materiali riservati destinati esclusivamente all’uso interno, ha affermato BobDaHacker .

    I file JavaScript nel Design Hub hanno rivelato ulteriori dettagli: le chiavi API e i segreti di Magicbell esposti consentivano di elencare gli utenti e inviare notifiche di phishing tramite l’infrastruttura di McDonald’s. Questi sono stati ruotati dopo la segnalazione. Anche gli indici di ricerca di Algolia erano elencabili, esponendo dati personali come nomi, indirizzi email e richieste di accesso.

    Anche i portali dei dipendenti si sono dimostrati altrettanto vulnerabili. Gli account base dei membri del team di McDonalds potevano accedere a TRT, uno strumento aziendale, per cercare i dati globali dei dipendenti, comprese le email dei dirigenti, e persino utilizzare una funzione di “impersonificazione”.

    Il panel Global Restaurant Standards (GRS) non disponeva di autenticazione per le funzioni di amministrazione, consentendo a chiunque di iniettare HTML tramite API. Per dimostrarlo, il ricercatore ha modificato brevemente la homepage in “Sei stato Shreked” prima di ripristinarla.

    Ulteriori problemi includevano un accesso non configurato correttamente, l’esposizione di documenti interni al personale di basso livello e exploit nell’app sperimentale per ristoranti di CosMc, come l’utilizzo illimitato di coupon e l’iniezione arbitraria di dati sugli ordini.

    Ricordiamo che il mese scorso una grave vulnerabilità di sicurezza nel sistema di assunzione basato sull’intelligenza artificiale di McDonald’s ha esposto i dati personali di 64 milioni di candidati tramite una debole sicurezza basata sulla password “123456”.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    McDonald’s hackerato da BobDaHacker! Meglio lui che i criminali informatici veri
    Di Redazione RHC - 20/08/2025

    Il ricercatore BobDaHacker ha scoperto che la convalida dei punti premio dell’App di McDonalds veniva gestita solo lato client, consentendo agli utenti di richiedere articoli gratuiti come i nu...

    Il database di PayPal, in vendita con 15,8 milioni di account: cosa c’è da sapere
    Di Redazione RHC - 19/08/2025

    Su un popolare forum dedicato alle fughe di dati è apparso un annuncio pubblicitario per la vendita di un database che presumibilmente contiene 15,8 milioni di account PayPal con indirizzi email ...

    I Criminal Hacker sfruttano Cisco Safe Links per attacchi di phishing
    Di Redazione RHC - 19/08/2025

    Una complessa operazione di attacco è stata individuata recentemente, nella quale gli aggressori digitali utilizzano la struttura di protezione Cisco per eseguire manovre di inganno online. I mal...

    Dark web e hotel italiani: ecco cosa ci ha rivelato MyDocs sui documenti rubati
    Di Luca Stivali - 19/08/2025

    A cura di Luca Stivali e Roland Kapidani. Nel giro di dieci giorni un nickname mai visto prima, mydocs, ha inondato un dark forum con una serie di thread tutti uguali: stesso template, stessa call-to-...

    Non trovi la tua Tesla? Nessun problema: c’è Free TeslaMate
    Di Redazione RHC - 18/08/2025

    Un ricercatore esperto in sicurezza informatica ha scoperto che centinaia di server TeslaMate in tutto il mondo trasmettono apertamente i dati dei veicoli Tesla senza alcuna protezione. Ciò signi...