
Microsoft ha parlato in dettaglio di una vulnerabilità patchata di recente che interessa i sistemi operativi Apple. Se sfruttato con successo, questo bug consente di uscire dalla sandbox, elevare i privilegi sul dispositivo e distribuire malware.
Si tratta della vulnerabilità CVE-2022-26706 (5,5 punti sulla scala CVSS), che interessa iOS, iPadOS, macOS, tvOS e watchOS.
I ricercatori affermano che il problema è correlato all’accesso e riguarda il componente LaunchServices (launchd), che “consente a un processo sandbox di aggirare le restrizioni sandbox”. Il problema è già stato risolto dagli ingegneri Apple nel maggio di quest’anno.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questo bug è stato scoperto durante l’analisi di come avviare e rilevare macro dannose nei documenti di Microsoft Office su macOS.
Se l’abuso delle macro per distribuire malware è stata a lungo la “norma” per l’hacking di Windows, le cose non sono diverse con macOS.
Per compatibilità con le versioni precedenti, Microsoft Word può leggere e scrivere file con il prefisso “~$”. Dopo aver esaminato i rapporti precedenti (1 , 2) sul sandboxing su macOS, i ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo di Launch Services per eseguire il comando open –stdin su uno speciale file Python con il prefisso sopra consente di uscire dalla sandbox dell’applicazione, portando potenzialmente alla compromissione del dispositivo.

Di conseguenza, i ricercatori hanno sviluppato un exploit PoC che utilizzava l’opzione -stdin insieme al comando open su un file Python, che consentiva loro di aggirare i limiti di com.apple.quarantine.
“Python esegue con successo il nostro codice e, poiché è figlio di launchd, non è vincolato dalle regole della sandbox di Word”
spiegano gli esperti.
Alla fine, i ricercatori sono riusciti a semplificare così tanto il codice exploit sopra riportato, tanto da poterlo inserire in un tweet.

E’ anche vero sottolineare che la Microsoft, recentemente è stata accusata di aver reintrodotto l’abilitazione delle macro sulla suite office, dopo che l’aveva disabilitata ad inizio anno.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha diramato un’allerta critica includendo tre nuove vulnerabilità nel suo catalogo delle minacce informatiche sfruttate (KEV), evidenziand...

Quando si parla di sicurezza informatica, è normale pensare a un gioco costante tra chi attacca e chi difende. E in questo gioco, le vulnerabilità zero-day sono il jackpot per gli hacker criminali. ...

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...