
Redazione RHC : 16 Luglio 2022 10:18
Microsoft ha parlato in dettaglio di una vulnerabilità patchata di recente che interessa i sistemi operativi Apple. Se sfruttato con successo, questo bug consente di uscire dalla sandbox, elevare i privilegi sul dispositivo e distribuire malware.
Si tratta della vulnerabilità CVE-2022-26706 (5,5 punti sulla scala CVSS), che interessa iOS, iPadOS, macOS, tvOS e watchOS.
I ricercatori affermano che il problema è correlato all’accesso e riguarda il componente LaunchServices (launchd), che “consente a un processo sandbox di aggirare le restrizioni sandbox”. Il problema è già stato risolto dagli ingegneri Apple nel maggio di quest’anno.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questo bug è stato scoperto durante l’analisi di come avviare e rilevare macro dannose nei documenti di Microsoft Office su macOS.
Se l’abuso delle macro per distribuire malware è stata a lungo la “norma” per l’hacking di Windows, le cose non sono diverse con macOS.
Per compatibilità con le versioni precedenti, Microsoft Word può leggere e scrivere file con il prefisso “~$”. Dopo aver esaminato i rapporti precedenti (1 , 2) sul sandboxing su macOS, i ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo di Launch Services per eseguire il comando open –stdin su uno speciale file Python con il prefisso sopra consente di uscire dalla sandbox dell’applicazione, portando potenzialmente alla compromissione del dispositivo.

Di conseguenza, i ricercatori hanno sviluppato un exploit PoC che utilizzava l’opzione -stdin insieme al comando open su un file Python, che consentiva loro di aggirare i limiti di com.apple.quarantine.
“Python esegue con successo il nostro codice e, poiché è figlio di launchd, non è vincolato dalle regole della sandbox di Word”
spiegano gli esperti.
Alla fine, i ricercatori sono riusciti a semplificare così tanto il codice exploit sopra riportato, tanto da poterlo inserire in un tweet.

E’ anche vero sottolineare che la Microsoft, recentemente è stata accusata di aver reintrodotto l’abilitazione delle macro sulla suite office, dopo che l’aveva disabilitata ad inizio anno.
Redazione
L’adozione su larga scala dell’intelligenza artificiale nelle imprese sta modificando in profondità i processi operativi e, allo stesso tempo, introduce nuovi punti critici per la sicurezza. Le a...

L’azienda francese Mistral AI ha presentato la sua linea di modelli Mistral 3, rendendoli completamente open source con licenza Apache 2.0. La serie include diversi modelli compatti e densi con 3, 8...

Nel panorama dei forum underground esistono attori che operano in modo episodico, alla ricerca di un singolo colpo mediatico, e altri che costruiscono nel tempo una pipeline quasi industriale di comp...

Nel contesto odierno, proteggere una rete richiede molto più che impostare una password complessa. Un attacco informatico contro una rete wireless segue un percorso strutturato che evolve dal monitor...

Il DPO, ma anche il consulente privacy, interagisce in modo significativo con il mondo dell’IT. Purtroppo non sempre lo fa in modo corretto, soprattutto perché alcuni falsi miti provocano quel rumo...