Redazione RHC : 20 Luglio 2024 19:09
I ricercatori di Infoblox hanno scoperto il gruppo Revolver Rabbit, che ha registrato più di 500.000 domini per le sue campagne dannose rivolte agli utenti Windows e macOS.
Gli esperti affermano che gli hacker utilizzano algoritmi per generare domini (RDGA), ovvero registrare automaticamente nomi di dominio in un breve periodo di tempo.
L’essenza di RDGA è simile al metodo DGA, utilizzato dal malware per creare elenchi di possibili posizioni per i server di controllo. La differenza è che DGA è integrato direttamente nel codice del malware e registra solo alcuni dei domini generati, mentre RDGA lavora dalla parte degli aggressori e registra tutti i domini generati.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
E mentre i ricercatori possono scoprire un DGA e poi decodificare gli indirizzi di eventuali server di comando e controllo, con un RDGA tutto è segreto, e trovare un modello per generare domini diventa un compito più difficile.
Secondo l’azienda, il gruppo controlla più di 500.000 domini di primo livello .BOND, che vengono utilizzati per creare server di controllo sia falsi che reali per il malware. Allo stesso tempo, Infoblox osserva che i domini nella zona .BOND sono semplicemente i più facili da rilevare, ma in totale gli hacker hanno già registrato più di 700.000 domini in una varietà di zone.
I ricercatori stimano che Revolver Rabbit utilizzi RDGA per acquistare centinaia di migliaia di domini e che la sua spesa abbia già superato 1 milione di dollari, dato che un singolo dominio .BOND costa circa 2 dollari.
Nelle loro operazioni, gli hacker distribuiscono il malware XLoader, in grado di rubare informazioni riservate ed eseguire file dannosi sui sistemi che eseguono Windows e macOS. “Il modello RDGA più comune utilizzato da questo gruppo è una serie di una o più parole del dizionario seguite da un numero di cinque cifre, con ogni parola o numero separato da un trattino”, hanno detto gli analisti di Infoblox.
I domini tendono a concentrarsi su un argomento o una regione specifica e hanno molta varietà. Ecco alcuni esempi:
I ricercatori scrivono di aver monitorato Revolver Rabbit per circa un anno, ma l’uso di RDGA ha nascosto gli obiettivi degli aggressori fino a poco tempo fa.
Sviluppare agenti di intelligenza artificiale in grado di individuare vulnerabilità in sistemi complessi è ancora un compito impegnativo che richiede molto lavoro manuale. Tuttavia, tali age...
L’azienda cinese Kaiwa Technology, con sede a Guangzhou, ha annunciato l’intenzione di creare il primo “utero robotico” al mondo entro il 2026: una macchina umanoide con un...
Uno strumento Microsoft Web Deploy presenta una falla critica di sicurezza, potenzialmente sfruttata da aggressori autenticati per eseguire codice sui sistemi coinvolti. Si tratta del bug monitorato c...
Secondo quanto riportato dai media, le autorità statunitensi starebbero segretamente inserendo dispositivi di localizzazione in lotti di chip che potrebbero essere dirottati illegalmente verso la...
Una nuova campagna malware per Android sta prendendo di mira i clienti bancari in Brasile, India e Sud-est asiatico, combinando frodi contactless NFC, intercettazione delle chiamate e sfruttamento del...