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Tag: ddos

hacktivism

Attacchi DDoS contro gli Ospedali Italiani: ServerKillers Colpisce i Sistemi Sanitari

Un gruppo di hacktivisti filorussi chiamati ServerKiller, le cui operazioni sono iniziate il 3 aprile del 2023, hanno colpito strutture sanitarie italiane lo scorso 3 gennaio. La tecnica è sempre quella del Distributed Denial of Service (DDoS). Tra i bersagli dichiarati figurano ospedali e cliniche di rilevanza nazionale, come il Policlinico Gemelli, l’Istituto Europeo di Oncologia e altri ancora. Analogamente al gruppo di hacktivisti filorussi NoName057(16), anche ServerKiller sfrutta attacchi informatici per promuovere la propaganda russa e contrastare il sostegno dei paesi NATO all’Ucraina. Entrambi i gruppi utilizzano principalmente attacchi DDoS per colpire siti web governativi, aziendali e infrastrutture critiche, cercando di

Sito della Farnesina Offline. Colpiti altri 4 Target. Nuova Ondata Di Attacchi di NoName057(16)

Seconda ondata di attacchi DDoS contro le infrastrutture Informatiche italiane causato dagli hacktivisti filorussi di NoName057(16). Le loro attività ostili hanno colpito diversi siti istituzionali attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS).  I siti rivendicati nella giornata del 26 Dicembre 2024 dagli hacktivisti filorussi sono: NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private come protesta verso il supporto all’Ucraina. Di seguito quanto riportato

Santo Stefano con DDoS! Carabinieri, MISE, Marina colpiti dagli attacchi di NoName057(16)

Gli hacktivisti filorussi di NoName057(16) non mollano la presa nemmeno nel giorno di Santo Stefano. Le loro attività ostili hanno colpito diversi siti istituzionali attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). Colpire in questo periodo dell’anno significa sfruttare il momento in cui le aziende sono meno presidiate sul fronte della sicurezza informatica. NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private come protesta verso il

Italia Sotto Attacco: Guardia di Finanza, Porto di Taranto e altre istituzioni nella mira di NoName057(16)

Il gruppo di attivisti filorussi NoName057(16) sta conducendo una serie di attacchi DDoS mirati contro numerose istituzioni e aziende italiane, con l’intento di destabilizzare e paralizzare l’infrastruttura digitale del Paese. Questi attacchi, che fanno parte di una campagna più ampia di cyberattacchi contro i Paesi che sostengono l’Ucraina, mirano a danneggiare la reputazione e le capacità operative delle entità coinvolte, sfruttando tecniche sofisticate per compromettere la sicurezza e l’affidabilità delle reti italiane. Motivazione Secondo quanto riferito dal gruppo di hacker sul suo canale Telegram, NoName057(16) ha dichiarato l’intenzione di “celebrare” la nomina di Giorgia Meloni, indicata da Politico come il politico più

Socks5Systemz : 250.000 dispositivi nella botnet che fornisce proxy anonimi ai criminali

Negli ultimi anni, le botnet hanno rappresentato una delle minacce più insidiose e difficili da contrastare nel panorama della cybersicurezza. Tra queste, una delle più persistenti e sofisticate è senza dubbio Socks5Systemz, una botnet attiva sin dal 2013. Questa rete malevola alimenta un servizio proxy illegale noto come PROXY.AM, utilizzando dispositivi compromessi per fornire a criminali informatici una rete anonima con cui occultare le loro attività illecite. Indagini attraverso la threat Intelligence permettono di comprendere meglio l’ampiezza di questa minaccia e i meccanismi alla base del suo funzionamento. Vediamo come questa botnet è strutturata, quali sono le sue implicazioni sulla sicurezza globale

Supply Chain e DDoS tra le Stelle. Trovati Ricevitori Satellitari con modulo DDoS interno

La polizia sudcoreana ha arrestato il capo di un’azienda e cinque dei suoi dipendenti che hanno prodotto più di 240.000 ricevitori satellitari dannosi. Su richiesta dell’acquirente, i dispositivi sono stati dotati di funzionalità per attacchi DDoS oppure hanno ricevuto aggiornamenti malevoli dopo la vendita. È stato riferito che la polizia sudcoreana ha scoperto il piano dannoso dopo aver ricevuto informazioni operative dall’Interpol, nonché in seguito alle azioni di uno dei sospettati inserito nella lista dei ricercati internazionali. “A luglio, l’Interpol ci ha fornito informazioni secondo cui una emittente illegale stava importando ricevitori satellitari dotati di capacità di attacco DDoS prodotti da una società coreana”,

Il Lungo Down dei server del Vaticano, il misterioso crash e i sospetti DDoS

Secondo gli esperti di sicurezza, il crash del sito web del Vaticano della scorsa settimana presenta i tratti distintivi di un attacco informatico, evidenziando l’esposizione online del Vaticano alla possibilità di interferenze da parte di malintenzionati. La maggior parte del sito web del Vaticano è andato in crash il 19 novembre ed è rimasto irraggiungibile per diversi giorni in alcune parti del mondo. Sebbene il Vaticano non abbia confermato l’origine del problema, il portavoce vaticano Matteo Bruni ha lasciato intendere che gli stessi funzionari vaticani sospettano un attacco ai loro server web. Bruni ha affermato che sui server si è verificato un “numero

La Botnet Mirai sfrutta un nuovo 0day e mette a rischio 17.000 dispositivi GeoVision

La Shadowserver Foundation ha scoperto una botnet che attacca utilizzando una vulnerabilità zero-day nei dispositivi GeoVision obsoleti per utilizzarli successivamente in attacchi DDoS e mining di criptovalute. Secondo i ricercatori, la botnet individuata utilizza una variante del malware Mirai, che di solito viene utilizzato per creare piattaforme DDoS o mining. Il problema è stato identificato e monitorato con il CVE-2024-11120 (punteggio CVSS 9,8), scoperto da The Shadowserver Foundation. Il bug critico riguarda l’iniezione di comandi, che consente agli aggressori non autenticati di eseguire comandi arbitrari su un dispositivo vulnerabile. Allo stesso tempo, il CERT taiwanese conferma che gli hacker stanno già sfruttando attivamente il bug

Colpo al Cuore del Cybercrimine! Chiusa Dstat.cc, L’HUB Globale Per Gli Attacchi DDoS

Le forze dell’ordine hanno condotto un’operazione per eliminare la piattaforma Dstat.cc, utilizzata per coordinare gli attacchi DDoS. Nell’ambito dell’operazione internazionale “PowerOFF” sono stati arrestati due sospettati che gestivano questa piattaforma, che fungeva da servizio di verifica DDoS per diversi tipi di attacchi. Dstat.cc non forniva direttamente servizi DDoS, ma fungeva da piattaforma in cui gli aggressori condividevano informazioni sull’efficacia dei loro attacchi. Attraverso il canale Telegram della piattaforma, che contava 6.600 membri, i criminali informatici discutevano degli ultimi attacchi e offrivano i loro servizi. Questo canale è ora bloccato e i messaggi sono eliminati. L’operazione è stata avviata dall’Ufficio centrale per la criminalità informatica della

Alla scoperta dei Bot! Da Googlebot alle Botnet Dannose, Ecco Cosa Devi Sapere

I bot sono applicazioni software progettate per eseguire automaticamente attività su Internet. Queste attività sono generalmente semplici e possono essere completate a una velocità maggiore di quella che un essere umano può fare online. I bot possono eseguire un’ampia gamma di attività, dall’indicizzazione di pagine Web per i motori di ricerca all’invio di spam o all’hacking di siti Web. Alcuni bot sono legittimi, come Googlebot, che esegue la scansione di Internet e crea un indice per il motore di ricerca di Google. Esistono però anche bot dannosi che cercano le vulnerabilità dei siti web e sferrano attacchi. Cos’è una botnet Un caso

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