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Tag: Protezione dati

Arriva Charon Ransomware. Supera EDR, è Stealth e strizza l’occhio ai migliori APT

Trend Micro ha rilevato un attacco mirato ai settori governativo e aeronautico in Medio Oriente, utilizzando un nuovo ransomware chiamato Charon. Gli aggressori hanno utilizzato una complessa catena di infezione con funzionalità di sideload di DLL, iniezione di processi e bypass EDR, tipiche delle operazioni APT avanzate che dei normali ransomware. Il vettore di attacco inizia con l’avvio di un file Edge.exe legittimo (in precedenza cookie_exporter.exe), che viene utilizzato per caricare una libreria msedge.dll dannosa, denominata SWORDLDR. Quest’ultima decifra lo shellcode crittografato dal file DumpStack.log e inietta il payload, ovvero Charon stesso, nel processo svchost.exe, mascherando l’attività come un servizio di sistema

29.000 server Exchange a rischio. L’exploit per il CVE-2025-53786 è sotto sfruttamento

29.000 server Exchange sono vulnerabili al CVE-2025-53786, che consente agli aggressori di muoversi all’interno degli ambienti cloud Microsoft, portando potenzialmente alla compromissione completa del dominio. Il CVE-2025-53786 consente agli aggressori che hanno già ottenuto l’accesso amministrativo ai server Exchange locali di aumentare i privilegi nell’ambiente cloud connesso di un’organizzazione falsificando o manipolando token attendibili e richieste API. Questo attacco non lascia praticamente alcuna traccia, rendendolo difficile da rilevare. La vulnerabilità riguarda Exchange Server 2016, Exchange Server 2019 e Microsoft Exchange Server Subscription Edition nelle configurazioni ibride. La vulnerabilità è correlata alle modifiche apportate nell’aprile 2025, quando Microsoft ha rilasciato linee guida e

Vulnerabilità nel sistema di accesso online per concessionari auto: un ricercatore trova falle di sicurezza

È stata individuata una vulnerabilità nel sistema di accesso online per i concessionari di una delle più grandi case automobilistiche al mondo: è bastato scavare un po’ nel codice della pagina. Il ricercatore di sicurezza Eaton Zwer di Harness ha riferito di essere riuscito a sfruttare la vulnerabilità per creare un account amministrativo con diritti di accesso completi al portale interno del produttore. La violazione ha consentito di ottenere dati riservati dei clienti, informazioni sul veicolo e persino di controllare da remoto le funzioni dell’auto, incluso lo sblocco. Zwer, che in precedenza aveva individuato bug nei sistemi delle case automobilistiche , scoprì

Nuova falla in 7-Zip: link simbolici trasformano un’estrazione in un hack

Una falla di sicurezza recentemente individuata nel noto software per la compressione di file 7-Zip ha destato considerevoli timori all’interno della comunità dedicata alla sicurezza informatica. Tutte le versioni di 7-Zip antecedenti alla 25.01 sono interessate da tale vulnerabilità, la quale scaturisce da una gestione non appropriata dei collegamenti simbolici nel corso dell’estrazione dei file. Si tratta del CVE-2025-55188, scoperto e segnalato dal ricercatore di sicurezza Landon il 9 agosto 2025, consente agli aggressori di eseguire scritture arbitrarie di file durante l’estrazione dell’archivio, portando potenzialmente all’esecuzione di codice su sistemi vulnerabili. Quando gli utenti estraggono un archivio creato in modo dannoso contenente

Università di Padova nel mirino! Una campagna di phishing è in corso avverte il CERT-AgID

Nelle ultime ore è emersa una nuova campagna di phishing mirata contro l’Università degli Studi di Padova, che utilizza una pagina di accesso falsificata per carpire le credenziali di studenti e personale accademico. L’immagine mostra un sito che imita in modo piuttosto fedele il portale di Single Sign-On dell’ateneo, ma ospitato su un dominio sospetto (“hoster-test.ru”), elemento che dovrebbe subito insospettire l’utente attento. Il layout e i loghi originali sono stati copiati per rendere la truffa più credibile, ma la barra dell’indirizzo e l’assenza di connessione sicura (indicata da “Non sicuro”) rivelano la natura malevola del sito. L’allarme è stato diramato dal

Italiani in vacanza, identità in vendita: soggiorno 4 stelle… Sono in 38.000, ma sul dark web

Mentre l’ondata di caldo e il desiderio di una pausa estiva spingono milioni di persone verso spiagge e città d’arte, i criminali informatici non vanno in vacanza. Anzi, approfittano proprio di questo periodo per intensificare le loro attività, puntando su bersagli che in questo momento gestiscono una quantità enorme di dati sensibili: gli hotel, in particolare quelli di lusso. Di recente, sui forum clandestini del dark web, è apparso un post che ha sollevato un’allerta significativa tra gli esperti di sicurezza informatica. Un utente ha messo in vendita una “ampia collezione di 38.000 immagini scansionate ad alta risoluzione di documenti d’identità e

Microsoft lancia la caccia al bug da 5 milioni di dollari! E la guerra agli zero-day comincia!

Il settore globale della sicurezza informatica si sta preparando per una nuova sfida: Microsoft lancia un’iniziativa Zero Day Quest aggiornata, promettendo ricompense che in precedenza sembravano fantastiche: il montepremi totale ha raggiunto i 5 milioni di dollari. Questa mossa non solo incoraggia i migliori specialisti nella ricerca di vulnerabilità , ma definisce anche nuovi standard di protezione per i servizi cloud e l’intelligenza artificiale L’anno scorso, il lancio iniziale del programma aveva già attirato l’attenzione dell’intera comunità professionale: il montepremi era allora di 4 milioni di dollari e il format stesso aveva suscitato un interesse di rara portata. Questa volta, Microsoft alza

Telecamere D-Link sotto attacco! Gli hacker sfruttano ancora vulnerabilità del 2020. Il CISA Avverte

Di recente, i criminali informatici si sono nuovamente concentrati su vecchie vulnerabilità presenti nelle popolari telecamere Wi-Fi e nei DVR D-Link. La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha ufficialmente aggiunto tre pericolose vulnerabilità al suo catalogo di minacce attivamente sfruttate (KEV), nonostante siano state tutte scoperte diversi anni fa. Questa decisione è stata presa alla luce di nuove prove che dimostrano che gli aggressori continuano ad attaccare dispositivi vulnerabili in tutto il mondo e che attacchi sono già stati registrati in reti reali. L’elenco CISA include tre vulnerabilità relative ai dispositivi D-Link DCS-2530L, DCS-2670L e DNR-322L. La prima,

“Sappiamo Dove Vivono i Tuoi Figli!”. L’Incubo Ransomware si Aggrava

Un esperto di ransomware ha rivelato che gli hacker criminali minacciano sempre più spesso di ricorrere alla violenza fisica contro i dipendenti delle aziende prese di mira e le loro famiglie, per costringere le organizzazioni vittime a pagare i riscatti. Secondo un sondaggio condotto da Censuswide per conto di Semperis su 1.500 professionisti della sicurezza informatica e dell’IT, i metodi più comuni per esercitare pressione da parte degli aggressori sono ancora quelli tradizionali, tra cui il blocco dei sistemi (52%) e la distruzione dei dati (63%). Quasi la metà dei professionisti intervistati (47%) provenienti da diversi Paesi ha riferito che gli aggressori

Dentro il Dark Web. Threat Intelligencer At work

Il mondo digitale non ha confini visibili. Per ogni sito che consultiamo, per ogni applicazione che usiamo ogni giorno, esistono intere porzioni di rete nascoste, invisibili ai motori di ricerca e protette da alti livelli di anonimato e di cifratura. Tra queste, quella che affascina di più il pubblico dei non addetti ai lavori è quella che chiamiamo Dark Web. Un universo parallelo fatto di forum chiusi, marketplace sotterranei e archivi di dati rubati. Un luogo dove si muovono figure con nomi in codice, dove l’economia si regge sulle criptovalute e sulla fiducia fra criminali, e dove il Threat Intelligencer trova uno

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