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Tag: protezione dei dati

Concluso il 7° Forum sull’Innovazione nella Sicurezza del Cyberspazio “Zongheng” ad Harbin

Si è svolto con successo ad Harbin il 27 e 28 luglio il 7° Forum sull’Innovazione nella Sicurezza del Cyberspazio “Zongheng”. Organizzato congiuntamente dalla National University of Defense Technology e dall’Harbin Institute of Technology. Erano inoltre presenti il vicepresidente e preside dell’istruzione della scuola Wu Jianjun e il vicepresidente Chen Jinbao. Quest’anno, il forum ha avuto come tema “Costruire congiuntamente la difesa informatica e proteggere la sicurezza informatica”, seguendo i principi di “Concentrarsi sulla frontiera, mettere in comune la conoscenza, scoprire i talenti e innovare oltre”. L’evento si è articolato in un forum principale, un simposio accademico internazionale di alto livello e

Coyote, il trojan che fa la storia! Sfruttati i sistemi per i disabili per violare i conti bancari

Una nuova variante del trojan bancario Coyote ha iniziato a utilizzare un metodo insolito per tracciare gli utenti Windows: gli aggressori hanno imparato a utilizzare il sistema Microsoft UI Automation (UIA), progettato per le persone con disabilità, per tracciare le visite ai siti di banking e di scambio di criptovalute. Questo consente al malware di raccogliere dati riservati, inclusi login e password, bypassando al contempo i moderni strumenti di sicurezza. La piattaforma UIA è stata progettata per consentire alle tecnologie assistive, come gli screen reader, di interagire con gli elementi dell’interfaccia utente di Windows. Le applicazioni compatibili con UIA creano un cosiddetto

La nuova ondata su Microsoft SharePoint Server miete vittime: oltre 100 organizzazioni colpite

Recentemente, abbiamo discusso una vulnerabilità critica zero-day, CVE-2025-53770, presente in Microsoft SharePoint Server, che rappresenta un bypass della precedente falla di sicurezza CVE-2025-49706. Già allora si sapeva che la problematica riguardasse la deserializzazione di dati inaffidabili, permettendo così l’esecuzione di codice ancor prima dell’autenticazione. È stato inoltre segnalato che gli aggressori avevano già sfruttato tale falla in un attacco mirato a oltre 85 server. Ora la situazione si è aggravata significativamente : la portata della campagna malevola si è rivelata molto più ampia del previsto. Come è noto, almeno 100 organizzazioni sono state compromesse, tra cui aziende internazionali e agenzie governative. Lo

OMGCable: la sottile linea rossa tra penetration testing e sorveglianza occulta

Nel 2021, durante una delle mie esplorazioni sul confine sempre più sfumato tra hardware e cybersecurity, scrivevo un articolo dal titolo che oggi suona quasi profetico: “Anche un cavo prende vita”.Allora si parlava degli albori del progetto OMG Cable: un innocuo cavo USB che, nascosto dietro l’aspetto di un semplice accessorio di ricarica, celava un cuore digitale capace di compiere operazioni di compromissione da far impallidire molti malware tradizionali. E proprio in questi giorni, a distanza di quattro anni, mi è capitato di averne uno tra le mani, reale, fisico, pronto all’uso, inserito in un’attività di penetration test commissionata a un team

La Supply Chain è sotto attacco! Le lezioni chiave per l’era della Direttiva NIS2

A cura di Bianca Amico di Meane (Head of Marketing Nais), Ivana Genestrone (Avvocato e DPO per Nais) e Riccardo Margarito (Cyber Security Expert, Red Team Nais) Nel panorama attuale della cybersicurezza, il detto “una catena è forte quanto il suo anello più debole” non è mai stato così pertinente. Gli attacchi informatici alla supply chain sono in costante aumento, dimostrando come la sicurezza di un’organizzazione non dipenda più solo dalle sue difese interne, ma anche da quelle dei suoi fornitori e partner. Un esempio emblematico è il recente attacco a Ingram Micro, distributore globale di tecnologia, che il 5 luglio 2025

Il chatbot di McDonald’s ha portato a 64 milioni di record esposti per una vulnerabilità IDOR con “123456”

I noti esperti di sicurezza informatica e cacciatori di bug Sam Curry e Ian Carroll hanno scoperto che il chatbot Olivia, utilizzato da McDonald’s per assumere dipendenti, rivelava i dati dei candidati. In totale, il database conteneva oltre 64 milioni di record. I ricercatori hanno iniziato a interessarsi a quanto stava accadendo dopo aver letto numerose lamentele da parte degli utenti di Reddit riguardo alle risposte “inadeguate” di Olivia. Olivia è un’applicazione di Paradox.ai, un’azienda che sviluppa software di intelligenza artificiale. Il bot viene utilizzato da McDonald’s per selezionare i candidati, richiedere le loro informazioni di contatto e i loro curriculum e

Crescita della criminalità informatica in Africa: sfide e soluzioni

La criminalità informatica, secondo l’Interpol, rappresenta ormai oltre il 30% dei reati denunciati in Africa occidentale e orientale, e il suo aumento è particolarmente significativo nel resto del continente. Ha citato dati relativi al 2024 affermando che: Per avere una comprensione più approfondita della criminalità informatica in Africa, bisogna analizzare il modo in cui gli hacker utilizzano strumenti open source offensivi per eseguire attacchi informatici contro le società finanziarie del continente. Tra le principali sfide che le forze dell’ordine africane devono affrontare, vi sono la mancanza di cooperazione tra le nazioni, l’inadeguatezza dei quadri giuridici e la carenza di infrastrutture per la

Hai bisogno di una Product Key per Microsoft Windows? Nessun problema, chiedilo a Chat-GPT

ChatGPT si è rivelato ancora una volta vulnerabile a manipolazioni non convenzionali: questa volta ha emesso chiavi di prodotto Windows valide, tra cui una registrata a nome della grande banca Wells Fargo. La vulnerabilità è stata scoperta durante una sorta di provocazione intellettuale: uno specialista ha suggerito che il modello linguistico giocasse a indovinelli, trasformando la situazione in un aggiramento delle restrizioni di sicurezza. L’essenza della vulnerabilità consisteva in un semplice ma efficace bypass della logica del sistema di protezione. A ChatGPT 4.0 è stato offerto di partecipare a un gioco in cui doveva indovinare una stringa, con la precisazione che doveva

Vulnerabilità critiche in SMBClient per macOS. 9.8 su 10 per una efficace RCE

Gli esperti hanno identificato gravi vulnerabilità in SMBClient per macOS che interessano sia lo spazio utente che il kernel del sistema operativo. Queste vulnerabilità consentono potenzialmente l’esecuzione remota di codice arbitrario e l’interruzione di processi di sistema critici. Durante l’analisi, è emerso chiaramente che un’ampia gamma di utenti è a rischio, dato che a partire da macOS Big Sur, il protocollo SMB è diventato il metodo preferito per organizzare la condivisione di file in rete. SMBClient è un insieme di componenti, che include sia processi utente che driver del kernel, progettati per funzionare con file system accessibili tramite risorse di rete. Una

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