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Tag: RaaS

Hitachi Vantara colpita da ransomware: i server spenti per fermare Akira

Hitachi Vantara, una sussidiaria della multinazionale giapponese Hitachi, è stata costretta a disattivare i propri server durante il fine settimana per contenere l’attacco ransomware Akira. Hitachi Vantara fornisce servizi di archiviazione dati, sistemi infrastrutturali, gestione del cloud computing e ripristino da ransomware. Collabora con agenzie governative e con i più grandi marchi del mondo, tra cui BMW, Telefónica, T-Mobile e China Telecom. Secondo Bleeping Computer, Hitachi Vantara ha riconosciuto di aver subito un attacco ransomware e ha affermato di aver incaricato esperti di sicurezza informatica esterni di indagare sull’incidente e di essere al lavoro per ripristinare la funzionalità di tutti i sistemi interessati.

20 Milioni di euro persi da IKEA per un attacco Ransomware

Fourlis Group, il gestore dei negozi IKEA in Grecia, Cipro, Romania e Bulgaria, ha dichiarato di aver subito un attacco ransomware prima del Black Friday del 27 novembre 2024, che ha causato danni per 20 milioni di euro (22,8 milioni di dollari). L’incidente è stato segnalato il 3 dicembre 2024, quando l’azienda ha confermato che i problemi tecnici nei negozi online IKEA erano stati causati da un’influenza esterna dannosa. Sebbene il Gruppo Fourlis gestisca anche negozi Intersport, Foot Locker e Holland & Barrett nei paesi sopra elencati, l’impatto dell’attacco ha interessato principalmente le attività di IKEA. “L’incidente ha causato interruzioni temporanee al rifornimento in negozio, principalmente

La SIAE prende la sua Rivincita! I Criminali Everest sono stati Hackerati da altri criminali informatici

Chi si occupa di sicurezza informatica ricorderà bene l’attacco del gennaio 2022 contro la SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori. All’epoca, il colpo fece molto scalpore: i dati personali di artisti e iscritti vennero rubati e pubblicati sul dark web. Responsabile di quell’attacco fu la cyber gang Everest, un gruppo di criminali informatici specializzati in estorsioni tramite ransomware. In quel frangente riuscimmo anche a intervistare alcuni membri della gang, raccogliendo dettagli sulle loro operazioni, la loro filosofia e, in parte, la loro arroganza nel raccontare quanto fosse “semplice” colpire realtà istituzionali. Oggi, a distanza di oltre tre anni, la situazione

I Criminali Hanno Paura del Ransomware! Molti Lasciano L’Arena Per Dedicarsi al Furto dei Dati

A novembre dell’anno scorso, la direzione di Hunters International aveva annunciato al suo team che il progetto sarebbe stato chiuso, affermando che il “rebranding” in World Leaks era già in pieno svolgimento. Il gruppo World Leaks, come riportano i ricercatori di Group-IB hanno lanciato il sito nelle darknet il 1° gennaio di quest’anno concentrandosi esclusivamente sul furto di informazioni, annunciando di non avere più l’intenzione di utilizzare il ransomware. Le tattiche infatti si sarebbero basate sul furto di dati e sull’estrazione del massimo beneficio da essi, estorcendo riscatti alle aziende vittime o vendendo le informazioni a chi è interessato. Questo perché il

DarkLab intervista HellCat Ransomware! La chiave è “assicurarsi che tutti comprendano la cybersecurity”

Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’attacco a Schneider Electric in Francia, dove il gruppo ha finito per richiedere un “pagamento di baguette” nel loro DLS. Gli obiettivi del gruppo HellCat sono organizzazioni di alto profilo (come Orange, Telefónica, Zurich Group e Pinger) con TTP prolifici che includono l’abuso del sistema di ticketing Jira e lo sfruttamento di vulnerabilità in interfacce pubbliche. Una delle loro recenti vittime è Jaguar Land Rover, che ha subito una violazione dei dati che ha messo in evidenza il rischio

BRUTED: Il Tool di Black Basta che Apre le Porte ai Ransomware

Nel contesto della cybersecurity, l’evoluzione delle minacce legate ai ransomware continua a rappresentare una delle sfide più complesse per le aziende e gli esperti di sicurezza. Uno dei gruppi più attivi e pericolosi del panorama attuale è Black Basta, che dal 2022 ha affermato la sua presenza nel settore del crimine informatico attraverso attacchi mirati a infrastrutture aziendali critiche. La sua peculiarità non risiede solo nell’uso del modello Ransomware-as-a-Service (RaaS), ma anche nell’adozione di strumenti sofisticati per il compromissione iniziale dei sistemi bersaglio. Uno di questi strumenti è BRUTED, un framework automatizzato di brute forcing e credential stuffing, progettato per compromettere dispositivi

Se non paghi chiamo Edward Snowden. Nuove tattiche di estorsione prendono forma

Gli specialisti Fortra hanno scoperto un nuovo gruppo ransomware dal nome Ox Thief, che utilizza metodi non convenzionali per fare pressione sulle vittime. In un caso recente, gli aggressori hanno minacciato di contattare Edward Snowden se le loro richieste non fossero state soddisfatte. Questa mossa potrebbe indicare che alcuni criminali informatici hanno difficoltà a riscuotere il riscatto. Ox Thief ha iniziato le sue operazioni in modo tradizionale: il gruppo ha annunciato sul suo sito Tor di aver rubato 47 GB di “file altamente sensibili” da un’azienda. Per dimostrare l’autenticità delle loro affermazioni, gli hacker hanno fornito campioni di dati e hanno minacciato di pubblicare

51 anni, russo-israeliano e genio del crimine. il talento tecnologico non ha limiti anagrafici

Che siano cybercriminali responsabili di migliaia di vittime in cinque anni di attività è un fatto indiscutibile, e questo deve restare ben impresso nelle nostre menti. Tuttavia, questa storia offre molti spunti di riflessione. Tutti avrebbero immaginato un giovane hacker di 25 anni, smanettone, occhiali spessi e curvo sul computer. E invece, questa volta, tutto esce dagli schemi: dietro il ransomware più temuto al mondo, LockBit, c’è un programmatore di 51 anni. Il 13 marzo 2025, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha annunciato l’estradizione di Rostislav Panev, cittadino russo-israeliano con doppia cittadinanza, che sarà processato per il suo ruolo

Arrestato lo sviluppatore chiave di LockBit: Ha 51 anni e il suo laptop svela segreti scottanti

A Rostislav Panev sono state mosse delle accuse relative alla partecipazione nelle attività del celebre gruppo criminale LockBit. Secondo l’indagine, Panev era uno sviluppatore chiave di StealBit. Panev, 51 anni, è stato arrestato in Israele nell’agosto 2024 e successivamente estradato negli Stati Uniti. Durante l’arresto, gli agenti delle forze dell’ordine hanno trovato materiale incriminante sul suo computer portatile. Tra questi rientrano le credenziali per il pannello di controllo interno di LockBit, nonché il codice sorgente del malware utilizzato negli attacchi. A dicembre, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha formalmente accusato Panev di aver sviluppato strumenti dannosi che garantivano il successo degli

Gli hacker criminali di Orca Ransomware rivendicano un attacco informatico all’italiana Casale Del Giglio

Nella giornata di ieri, la banda di criminali informatici di Orca Ransomware rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco ransomware all’italiana Casale Del Giglio. Nel post pubblicato nelle underground dai criminali informatici viene riportato che la gang è in possesso di 253GB di dati, esfiltrati dalle infrastrutture IT dell’azienda. per un totale di oltre 300.000 files. Sul sito della gang è attivo anche un countdown che mostra che tra 5gg, ci sarà un aggiornamento del post. Sicuramente la gang in quella data potrà pubblicare una parte dei dati in loro possesso per aumentare la pressione sulla vittima. Disclaimer: Questo

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