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Tag: ransomware

Vivi o Muori! E’ Allarme sangue in Inghilterra dopo l’attacco Ransomware

Da tempo sulle nostre pagine puntiamo il dito sulla sicurezza informatica degli ospedali. Un tema troppo spesso sottovalutato, nonostante le strutture sanitarie siano diventate bersagli privilegiati di attacchi sempre più sofisticati. L’interconnessione tra un attacco informatico e la vita delle persone non è più una possibilità remota: è una realtà concreta e sempre più vicina. Casi come questo dovrebbero far riflettere profondamente su quanto ancora ci sia da fare, non solo sul piano della sicurezza informatica, ma anche nella gestione della supply chain digitale, spesso trascurata ma altrettanto vulnerabile. Il Servizio Sanitario Nazionale ha lanciato un appello affinché 1 milione di persone in Inghilterra

Akira Ransomware Group: l’ascesa inarrestabile di un predatore digitale

Se c’è un nome che nel 2025 continua a campeggiare con crescente insistenza nei report di incident response, nei feed di threat intelligence e nei blog degli analisti di cybersicurezza, è quello del gruppo Akira. Questo collettivo criminale, nato apparentemente dal nulla nel 2023, ha saputo in poco più di un anno scalare la gerarchia del ransomware-as-a-service (RaaS), costruendo un’infrastruttura solida, sofisticata e altamente redditizia. Secondo quanto emerso dall’ultima intelligence card pubblicata da Recorded Future, Akira non è solo uno dei tanti nomi della galassia ransomware: è oggi uno degli attori più attivi, persistenti e pericolosi in circolazione. E dietro al nome

Sarcoma Ransomware: l’anatomia di una minaccia silenziosa ma spietata

Nel panorama sempre più affollato e inquietante del cybercrimine internazionale, una nuova figura ha cominciato ad attirare l’attenzione degli analisti di sicurezza di tutto il mondo: Sarcoma Ransomware. Un nome inquietante, mutuato dalla terminologia medica, che richiama alla mente tumori maligni ad alta aggressività. E in effetti, di aggressività questo gruppo criminale ne ha da vendere: nel giro di pochi mesi dalla sua prima individuazione, avvenuta nell’ottobre 2024, Sarcoma ha già dimostrato una pericolosità fuori dal comune. Non siamo davanti all’ennesimo clone di ransomware con tecniche rudimentali e obiettivi casuali: Sarcoma rappresenta una nuova generazione di minacce informatiche, capace di coniugare sofisticazione

Coca-Cola Emirati Arabi sotto attacco: Everest Ransomware colpisce tramite infostealer

il 22 maggio 2025, è emersa la notizia di un attacco ransomware ai danni della divisione Emirati Arabi della Coca-Cola Company, rivendicato dal gruppo Everest. La compromissione sarebbe avvenuta in seguito all’utilizzo di un infostealer, uno strumento sempre più diffuso nel panorama del cybercrime, capace di sottrarre in modo silenzioso credenziali aziendali e facilitare accessi non autorizzati. L’attacco è stato reso noto attraverso il portale onion gestito dal gruppo Everest, dove sono state pubblicate prove dell’intrusione e annunciata l’intenzione di diffondere pubblicamente i dati sottratti entro pochi giorni. Parallelamente, parte del database esfiltrato sembrerebbe già in vendita nel dark web, come indicato

Vishing da incubo: 24 email in 3 minuti e una telefonata per hackerare un’intera azienda

Gli operatori del ransomware 3AM eseguono attacchi mirati contro i bersagli designati. Gli hacker bombardano i dipendenti delle aziende con e-mail e telefonate, fingendosi personale di supporto, per costringere gli utenti a fornire le credenziali per l’accesso remoto ai sistemi aziendali. Gli esperti di Sophos scrivono che in passato tali tattiche erano utilizzate principalmente dagli autori del ransomware Black Basta e dal gruppo di hacker FIN7, ma ora l’efficacia di tali attacchi ha portato alla loro più ampia diffusione. I ricercatori riferiscono che tra novembre 2024 e gennaio 2025 sono stati rilevati almeno 55 attacchi che hanno utilizzato tali tecniche e collegano l’attività a

“Italia, Vergognati! Paese Mafioso!”. Insulti di Nova all’Italia dopo l’Attacco al Comune di Pisa

I black hacker di NOVA tornano a colpire, e questa volta con insulti all’Italia dopo la pubblicazione dei dati del presunto attacco informatico al Comune di Pisa. Dopo aver rivendicato l’attacco il 10 maggio 2025, il gruppo criminale ha pubblicato i primi dati rubati, esattamente 11 giorni dopo l’annuncio sul loro forum underground. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è

VanHelsing Ransomware: il codice sorgente trapelato rivela segreti sconcertanti

Il codice sorgente del pannello affiliato del malware VanHelsing RaaS (ransomware-as-a-service) è stato reso di pubblico dominio. Non molto tempo prima, l’ex sviluppatore aveva provato a vendere il codice sorgente sul forum di hacking RAMP. Il ransomware VanHelsing è stato lanciato nel marzo 2025 e i suoi creatori hanno affermato che era in grado di attaccare sistemi basati su Windows, Linux, BSD, ARM ed ESXi. Secondo Ransomware.live, da allora almeno otto vittime sono state preda di attacchi ransomware. All’inizio di questa settimana, qualcuno che utilizzava il nickname th30c0der ha tentato di vendere sul darknet il codice sorgente del pannello e dei siti affiliati

Skitnet: Il Malware che Sta Conquistando il Mondo del Ransomware

Gli esperti hanno lanciato l’allarme: i gruppi ransomware stanno utilizzando sempre più spesso il nuovo malware Skitnet (noto anche come Bossnet) per lo sfruttamento successivo delle reti compromesse. Secondo gli analisti di Prodaft, il malware è stato pubblicizzato sui forum di hacking dall’aprile 2024 e ha iniziato a guadagnare popolarità tra gli estorsori all’inizio del 2025. Ad esempio, Skitnet è già stato utilizzato negli attacchi degli operatori di BlackBasta e Cactus. Un’infezione da Skitnet inizia con l’esecuzione di un loader scritto in Rust sul computer di destinazione, che decifra il binario Nim crittografato con ChaCha20 e lo carica nella memoria. Il payload Nim

Ransomware su SAP NetWeaver: sfruttato il CVE-2025-31324 per l’esecuzione remota di codice

Un’onda d’urto tra vulnerabilità, webshell e gruppi ransomware Il 14 maggio 2025, il team di intelligence di ReliaQuest ha aggiornato la propria valutazione su una pericolosa vulnerabilità: CVE-2025-31324, una falla di tipo “unrestricted file upload” nel componente SAP NetWeaver Visual Composer, che consente l’esecuzione remota di codice (Remote Code Execution – RCE). Sebbene inizialmente classificata come una semplice “remote file inclusion”, ulteriori analisi hanno rivelato che la natura della falla era decisamente più pericolosa: chiunque, senza autenticazione, poteva caricare file JSP malevoli sul server SAP e ottenere l’accesso remoto. La piattaforma Recorded Future, in una nota pubblicata il 15 maggio, ha confermato

Hitachi Vantara colpita da ransomware: i server spenti per fermare Akira

Hitachi Vantara, una sussidiaria della multinazionale giapponese Hitachi, è stata costretta a disattivare i propri server durante il fine settimana per contenere l’attacco ransomware Akira. Hitachi Vantara fornisce servizi di archiviazione dati, sistemi infrastrutturali, gestione del cloud computing e ripristino da ransomware. Collabora con agenzie governative e con i più grandi marchi del mondo, tra cui BMW, Telefónica, T-Mobile e China Telecom. Secondo Bleeping Computer, Hitachi Vantara ha riconosciuto di aver subito un attacco ransomware e ha affermato di aver incaricato esperti di sicurezza informatica esterni di indagare sull’incidente e di essere al lavoro per ripristinare la funzionalità di tutti i sistemi interessati.

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