Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
Fortinet 320x100px

Tag: #sicurezza informatica

Gli hacker russi di Sandworm colpiscono l’industria ucraina del grano con malware wiper

Gli hacker russi Sandworm utilizzano malware wiper contro l’industria cerealicola ucraina. L’industria cerealicola ucraina è diventata l’ultimo obiettivo della famigerata unità di hacker russi Sandworm, sostenuta dallo Stato, nel quadro dei continui sforzi di Mosca per minare l’economia bellica del Paese. Secondo una nuova ricerca della società slovacca di sicurezza informatica ESET, tra giugno e settembre il gruppo legato al Cremlino ha utilizzato diversi tipi di malware per cancellare i dati delle organizzazioni ucraine nei settori cerealicolo, energetico, logistico e governativo. Sebbene gli attacchi wiper abbiano colpito frequentemente le infrastrutture ucraine dall’invasione russa, l’industria agricola, fonte fondamentale delle entrate da esportazione del

Malware adattivi e altamente evoluti utilizzano l’AI per confondere le difese di sicurezza

Sulla base di una recente analisi del Google Threat Intelligence Group (GTIG), è stato identificato un cambiamento avvenuto nell’ultimo anno da parte degli attori delle minacce. Miglioramenti continui nelle underground per l’abuso delle AI Gli aggressori non sfruttano più l’intelligenza artificiale (IA) solo per aumentare la produttività negli attacchi, ma stanno implementando nuovi malware basati sull’IA nelle operazioni attive. Questo segna una nuova fase operativa di abuso dell’IA, che coinvolge strumenti che alterano dinamicamente il comportamento durante l’esecuzione. Il report del team di analisi sulle minacce di Google, rappresenta un aggiornamento dell’analisi di gennaio 2025, “Adversarial Misuse of Generative AI” e descrive

Crolla il mito della sicurezza al Louvre! Tra AUDIT, password ridicole e telecamere obsolete

Il recente furto al Museo del Louvre, avvenuto nel cuore di Parigi, ha scosso non solo il mondo dell’arte ma anche quello della sicurezza informatica. Nella notte del 22 ottobre 2025, diversi gioielli della corona francese sono stati sottratti dalla Galleria di Apollo, nonostante i sofisticati sistemi di allarme e sorveglianza. Gli investigatori stanno ancora cercando di capire come sia stato possibile penetrare in una delle strutture più protette al mondo, ma degli audit di sicurezza avevano rivelato un elemento tanto banale quanto preoccupante: password deboli e sistemi obsoleti. Due verifiche indipendenti, avevano già segnalato criticità legate alla gestione delle credenziali d’accesso

Doppio Gioco: i dipendenti di un’azienda che “risolveva” gli attacchi ransomware li lanciavano loro stessi

Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, hanno partecipato ad attacchi ransomware BlackCat (ALPHV) e hanno estorto milioni di dollari alle vittime. Il caso coinvolge un 28enne e un 33enne della Georgia ed un loro complice. Sono accusati di associazione a delinquere volta a interferire con il commercio interstatale attraverso racket, interferenza effettiva con il commercio e danneggiamento intenzionale di computer protetti. Queste accuse prevedono una pena massima di 50 anni di

La cybersicurezza è democratica: lo stesso virus colpisce multinazionali e casalinghe

Lo stesso malware che ieri bloccava i server di una grande banca oggi cripta le foto della signora Pina sul suo PC di casa. Come? Con un innocuo messaggio WhatsApp, inviato dal nipote, la cui moglie lavora proprio in quell’istituto di credito, che ha preso lo stesso virus sul PC aziendale che si è diffuso automaticamente. Questa storia non è una fiaba ma la cruda realtà che dimostra una verità scomoda: la cybersecurity è profondamente democratica. Le minacce non fanno distinzioni, colpiscono multinazionali e casalinghe, grandi aziende e singoli individui, sfruttando l’anello più debole della catena: il fattore umano. Le organizzazioni non

2 bug critici rilevati su Cisco Unified Contact Center Express (CCX)

Cisco pubblica due nuove falle critiche che colpiscono Cisco Unified Contact Center Express (CCX), la piattaforma utilizzata da migliaia di aziende per la gestione dei contact center e delle comunicazioni unificate. Le due falle — tracciate come CVE-2025-20354 e CVE-2025-20358 — presentano livelli di gravità estremamente elevati, con punteggi CVSS rispettivamente di 9.8 e 9.4 su 10, e potrebbero consentire ad attori malevoli remoti e non autenticati di ottenere il controllo completo del sistema o privilegi amministrativi sulle istanze vulnerabili. Le vulnerabilità risiedono in meccanismi di autenticazione errati nei processi RMI e nella comunicazione tra il CCX Editor e il server Unified

Cisco risolve vulnerabilità critiche in ASA, DTD e Unified Contact Center Express

Cisco ha reso noto recentemente di aver scoperto una nuova tipologia di attacco informatico mirato a compromettere i dispositivi che operano con i software Cisco Secure Firewall Adaptive Security Appliance (ASA) e Cisco Secure Firewall Threat Defense (FTD). I bug rilevati dal ricercatore di sicurezza Jahmel Harris sono monitorati con i codici CVE-2025-20333 e CVE-2025-20362. Mentre lo sfruttamento riuscito di CVE-2025-20333 consente a un aggressore di eseguire codice arbitrario come root utilizzando richieste HTTP contraffatte, attraverso il CVE-2025-20362 si può accedere a un URL limitato senza autenticazione. i prodotti interessati sono: L’aggiornamento arriva mentre Cisco ha risolto due falle di sicurezza critiche

Post SMTP sotto sfruttamento attivo: 400.000 siti WordPress sono a rischio

Gli aggressori stanno attaccando i siti web WordPress sfruttando una vulnerabilità critica nel plugin Post SMTP, che conta oltre 400.000 installazioni. Gli hacker stanno dirottando gli account amministratore e ottenendo il controllo completo sulle risorse vulnerabili. Post SMTP è uno dei plugin più popolari per l’invio di email da siti WordPress. I suoi sviluppatori lo propongono come un’alternativa avanzata alla funzione standard wp_mail(), offrendo funzionalità avanzate e maggiore affidabilità. La vulnerabilità è stata scoperta da un ricercatore di sicurezza di nome netranger, che l’ha segnalata a Wordfence l’11 ottobre. Le è stato assegnato l’identificatore CVE-2025-11833 (punteggio CVSS 9,8). Il bug interessa tutte

Aumentano gli attacchi informatici contro applicazioni pubbliche. Il report di CISCO

Milano, 4 novembre 2025 – Aumentano gli attacchi informatici che sfruttano applicazioni accessibili al pubblico, come siti web o portali aziendali, per entrare nei sistemi delle organizzazioni, e cresce anche il phishing condotto attraverso account aziendali compromessi. In calo invece gli attacchi ransomware, anche se di questo tipo di minaccia sono state rilevate nuove pericolose varianti. Questi i dati più significativi emersi dal Report di Cisco Talos – relativo al trimestre luglio, agosto e settembre del 2025. Per quanto riguarda attacchi informatici che sfruttano applicazioni accessibili al pubblico, si tratta di una modalità utilizzata in oltre sei casi su dieci tra gli

Apache OpenOffice sotto attacco ransomware, ma la fondazione contesta

Il progetto Apache OpenOffice è finito sotto i riflettori dopo che il gruppo ransomware Akira ha affermato di aver effettuato un attacco informatico e di aver rubato 23 gigabyte di dati interni. Tuttavia, l’organizzazione che supervisiona lo sviluppo della suite per ufficio contesta la veridicità di queste affermazioni, citando la mancanza di prove di una fuga di dati e una discrepanza con la struttura effettiva del progetto. Informazioni sul presunto attacco sono apparse il 30 ottobre sul sito di Akira leak. Gli aggressori hanno affermato di aver avuto accesso a report interni, documenti finanziari e dati personali, inclusi indirizzi, numeri di telefono,

Categorie