Redazione RHC : 14 Novembre 2024 08:54
Il gruppo di hacker cinese Volt Typhoon ha iniziato a ripristinare la sua botnet KV, che era stata disattivata dalle forze dell’ordine alla fine del 2023. Secondo gli esperti il gruppo attacca ora soprattutto i router Cisco e Netgear ormai obsoleti.
Chi ci sia dietro Volt Typhoon ancora non è chiaro in quanto i due schieramenti, Cina e USA, attribuiscono il gruppo all’altro Stato. Quello che è sicuro che si tratta di un gruppo di hacking “governativo” che si è infiltrato nelle infrastrutture critiche degli Stati Uniti e ha attaccato altre reti almeno nel 2021.
Secondo un rapporto Microsoft del 2023, gli attacchi di Volt Typhoon utilizzano botnet costituite da centinaia di router e altri dispositivi sparsi negli Stati Uniti per nascondere attività dannose ed eludere il rilevamento.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"?
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti?
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
All’inizio del 2024, l’FBI ha annunciato di aver smantellato una grande botnet KV di proprietà di un gruppo di hacker e di aver ripulito i dispositivi compromessi dal malware Volt Typhoon. Secondo gli esperti di sicurezza informatica, gli hacker hanno tentato senza indugio di ripristinare l’infrastruttura distrutta, ma ciò non ha prodotto alcun risultato.
Come riferiscono ora gli esperti di securityScorecard, nonostante ciò Volt Typhoon è ancora attivo e sta facendo progressi nel ripristino della botnet KV. Il gruppo ora prende di mira i router Cisco e Netgear legacy e ha compromesso “un numero significativo di dispositivi” in appena un mese. Per l’hacking vengono utilizzati principalmente malware MIPS e web shell che trasmettono dati attraverso porte non standard, rendendo difficile il rilevamento della minaccia.
Secondo i ricercatori, l’attività degli hacker è ripresa nel settembre 2024 e il gruppo è tornato in azione con una nuova rete di dispositivi compromessi proveniente dall’Asia. Ora la botnet KV, che SecurityScorecard traccia come JDYFJ (a causa del certificato SSL autofirmato trovato sui dispositivi compromessi), prende di mira principalmente i dispositivi della serie Cisco RV320/325 e Netgear ProSafe.
È noto che in soli 37 giorni Volt Typhoon ha compromesso circa il 30% di tutti i dispositivi Cisco RV320/325 accessibili via Internet.
“Non sappiamo quale specifica vulnerabilità o errore venga sfruttato dagli aggressori. Tuttavia, poiché questi dispositivi hanno raggiunto la fine della loro vita utile, gli aggiornamenti non vengono più rilasciati”, hanno affermato i ricercatori. L’obiettivo principale della rinascita della botnet KV sembra essere quello di mascherare attività dannose instradando il traffico attraverso un’infrastruttura legittima compromessa.
Per creare una rete più ampia e stabile, i server di controllo della botnet si trovano in Digital Ocean, Quadranet e Vultr. Si noti inoltre che Volt Typhoon utilizza un dispositivo VPN compromesso situato sull’isola della Nuova Caledonia nel Pacifico come ponte che instrada il traffico tra la regione Asia-Pacifico e le Americhe, fungendo da hub nascosto.
Per proteggersi dagli attacchi Volt Typhoon, gli esperti consigliano di sostituire i dispositivi più vecchi e non supportati con modelli più recenti, aggiornare il firmware all’ultima versione, posizionarli dietro firewall, non consentire l’accesso remoto ai pannelli di amministrazione su Internet e modificare le credenziali di amministratore predefinite.
Secondo gli esperti di sicurezza informatica, diversi gruppi di hacker cinesi stanno sfruttando una serie di vulnerabilità zero-day in Microsoft SharePoint nei loro attacchi. In particolare, ...
Un attacco informatico di vasta portata ha violato la National Nuclear Security Administration (NNSA) degli Stati Uniti attraverso il software per documenti Sharepoint di Microsoft, ha confermato...
Nel febbraio 2025 avevamo già osservato il funzionamento di DDoSIA, il sistema di crowd-hacking promosso da NoName057(16): un client distribuito via Telegram, attacchi DDoS contro obiettivi europ...
Le vulnerabilità critiche recentemente scoperte nell’infrastruttura Cisco sono già state sfruttate attivamente dagli aggressori per attaccare le reti aziendali. L’azienda ha co...
La Red Hot Cyber Conference ritorna! Dopo il grande successo della terza e quarta edizione, torna l’appuntamento annuale gratuito ideato dalla community di RHC! Un evento pensato per ...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006