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Tag: dark web

38 milioni di Numeri di telefono di Italiani in vendita nel Dark Web. E’ che Smishing Sia!

Sette italiani su dieci hanno il proprio numero di telefono incluso in questa banca dati. Ma cosa significa attualmente disporre di un tale quantitativo di numeri telefonici concentrati all’interno di un determinato territorio? Un nuovo annuncio comparso sul forum underground XSS in lingua russa, accessibile su presentazione nella sua versione onion, ha destato particolare preoccupazione all’interno della comunità della sicurezza informatica. Nel post, i ricercatori di DarkLab, hanno rilevato la vendita di un enorme database contenente oltre 38 milioni di numeri di telefono di cittadini italiani, con un prezzo fissato a diverse migliaia di dollari. A cosa può servire un elenco di

16 miliardi di credenziali rubate da Apple, Meta e Google in vendita per 121.000 dollari

Il team di Darklab, la community di esperti di threat intelligence di Red Hot Cyber, ha individuato un annuncio sul marketplace del dark web “Tor Amazon”, l’analogo criminale del celebre e-commerce nel clear web. L’inserzione mette in vendita un archivio senza precedenti: 16 miliardi di credenziali compromesse provenienti da piattaforme di primo piano come Apple, Facebook, Google, Binance, Coinbase e molte altre. L’offerta, proposta al prezzo di 1 Bitcoin (circa 121.000 dollari), rappresenta una delle raccolte di dati più vaste e diversificate mai apparse nei circuiti underground. Origine e natura del leak Secondo l’analisi di Darklab, il pacchetto non deriva da un

Gli Indicator of Attack (IoA): la protezione proattiva in ambito cybersecurity

Con la Threat Intelligence Olympos Consulting supporta le aziende per una cybersecurity predittiva. Nel panorama della cybersecurity contemporanea, la differenza tra un approccio reattivo e uno proattivo può determinare il successo o il fallimento di una strategia difensiva. Mentre gli Indicatori di Compromissione (IoC) rappresentano ormai uno strumento consolidato ma limitato principalmente a certificare un’attacco già avvenuto, gli Indicatori di Attacco (IoA) sono emersi come un vero e proprio game changer nella lotta alle minacce informatiche. La vera rivoluzione degli IoA risiede nella loro capacità di interpretare il comportamento dei Threat Actor piuttosto che limitarsi a catalogare evidenze postume. Si tratta di

35 milioni di utenti Facebook italiani in vendita nel dark web

Un nuovo allarme sulla sicurezza informatica arriva da un enorme dataset contenente informazioni personali di utenti italiani di Facebook. Secondo quanto riportato, un threat actor conosciuto con l’alias Chucky_BF su un noto forum underground avrebbe messo in vendita un archivio da 35 milioni di record, con dati sensibili quali nomi completi e numeri di telefono. L’annuncio, comparso su un forum del dark web, indica che le informazioni sono disponibili in formato CSV e riguardano esclusivamente profili italiani, riconoscibili anche dal prefisso telefonico +39. Non è chiaro se questi dati siano già stati divulgati in precedenza o facenti già parte della famosa raccolta

Un Criminal Hacker vende gli accessi ai server della Roche nelle underground

Un recente post comparso in un forum underground ha attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza informatica. Un utente ha dichiarato di aver venduto accesso amministrativo di Roche, colosso farmaceutico con oltre 100mila dipendenti e un fatturato di circa 69,7 miliardi di dollari. Il messaggio, corredato dal logo dell’azienda e da link a siti informativi pubblici, è stato presentato come una sorta di “trofeo” condiviso all’interno della community criminale. È probabile che l’intento sia stato quello di guadagnare credibilità presso altri utenti e attirare potenziali acquirenti interessati ad accessi di alto valore. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente

Exploit RCE 0-day per Windows in vendita a 125.000 dollari: come proteggersi

Navigare nel dark web può rivelare annunci inquietanti e allarmanti per chi si occupa di sicurezza informatica. Recentemente, abbiamo notato un post che offre in vendita un exploit 0-day, un tipo di strumento estremamente pericoloso. L’annuncio, proveniente da un utente con il nickname “admc21”, mette in mostra un attacco di Remote Code Execution (RCE) che colpisce le versioni più recenti di Windows, tra cui Windows 10, Windows 11 e Windows Server 2022. Il prezzo richiesto è di $125.000, una cifra che sottolinea il valore di questi strumenti sul mercato nero. Ma cosa rende questi exploit così letali? Cos’è esattamente un Exploit 0-Day?

Nike sotto Tiro! In vendita l’accesso alle infrastrutture IT da Un Initial Access Broker

Un Initial Access Broker mette in vendita accesso ai server di Nike USA in un celebre forum underground. Un post apparso recentemente su un forum del dark web ha sollevato nuove preoccupazioni in merito alla sicurezza delle grandi aziende internazionali. Un Initial Access Broker (IAB), ovvero un attore specializzato nella compromissione e nella rivendita di accessi a reti aziendali, ha dichiarato di avere a disposizione credenziali o punti di ingresso validi per i sistemi di Nike USA oppure, di un suo fornitore di terze parti. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente

Dopo la chiusura di XSS arriva Rehubcom. Il Dark Web non si ferma

Un ex moderatore del forum del dark web XSS, noto come Rehub, ha lanciato la propria piattaforma chiamata Rehubcom. La mossa coincide con l’arresto dell’amministratore di XSS a Kiev e la chiusura del dominio del forum, nonché con l’uscita di DamageLib, aprendo la strada all’emergere di nuovi concorrenti nel dark web. Rehubcom potrebbe essere uno di questi sostituti, colmando rapidamente il vuoto lasciato dallo stesso XSS. XSS, originariamente chiamato DaMaGeLaB, era un forum apparso sul dark web ed è stato uno dei forum più antichi e influenti nel mondo della criminalità informatica. Qui venivano scambiati exploit, malware, accesso a reti aziendali e

Dentro il Dark Web. Threat Intelligencer At work

Il mondo digitale non ha confini visibili. Per ogni sito che consultiamo, per ogni applicazione che usiamo ogni giorno, esistono intere porzioni di rete nascoste, invisibili ai motori di ricerca e protette da alti livelli di anonimato e di cifratura. Tra queste, quella che affascina di più il pubblico dei non addetti ai lavori è quella che chiamiamo Dark Web. Un universo parallelo fatto di forum chiusi, marketplace sotterranei e archivi di dati rubati. Un luogo dove si muovono figure con nomi in codice, dove l’economia si regge sulle criptovalute e sulla fiducia fra criminali, e dove il Threat Intelligencer trova uno

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