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APT28 analisi di una minaccia persistente: TTPs, attribuzione, somiglianze, mitigazione e rilevamento

Olivia Terragni : 31 Maggio 2025 17:54

Autori: Olivia Terragni, Alessio Stefan 

Il gruppo Advanced Persistent Threat APT28 (noto anche come Fancy Bear, Pawn Storm, Sednit Gang, Sofacy, Strontium, Tsar Team), è un autore di minacce informatiche altamente qualificato e attivo almeno dal 2007 (c.a.), scoperto, classificato e analizzato per la prima volta solo nel 2014 da FireEye che fu in grado di risalire alla loro attività retrodatata. 

La maggior parte dei file analizzati allora da FireEye erano scritti in lingua russa (impostazioni linguistiche in russo) e gli orari lavorativi furono dichiarati compatibili con il fuso orario di Mosca e San Pietroburgo. 

apt 28 cyber spionaggio
Fonte immagine: “APT28: a window into Russia’s cyber espionage operations?” FireEye, 2014, Identificatori di lingua e località associati al malware APT28.

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Tra la fine del 2024 e il 2025 è stato registrato un aumento delle attività malevole da parte di gruppi hacker allineati alla Russia, parallelamente ad un’intensificazione significativa degli attacchi informatici soprattutto contro l’Ucraina e l’Unione Europea, quindi a ciò è seguito un avviso congiunto pubblicato sul sito web dell’America’s Cyber Defense Agency (CISA) . 

Nelle recenti campagne (CERT-UA#11689) sono stati eseguiti attacchi da email di phishing con oggetto “Table Replacement” e un link che sembrava rimandare a Google Sheet. Cliccando sul link si apriva una finta schermata reCAPTCHA che attivava la copiatura di un comando PowerShell negli appunti. L’utente veniva invitato a incollare ed eseguire il comando nel prompt dei comandi e n questo modo veniva scaricato un file HTA (“brwoser.hta) che puliva gli appunti, scaricava uno script PowerShell per stabilire un tunnel SSH e rubava ed esflitrava le credenziali e i dati sensibili dal browser ed eseguiva il framework METASPLOIT per ulteriori attività malevole. Vediamo come tutto questo avvenga con l’aiuto della vittima, tuttavia APT 28 – che continua ad evolvere –  mira anche allo sfruttamento di vulnerabilità zero-day, l’uso di nuovi malware distruttivi (wiper) e campagne di phishing mirato e brute-force contro webmail governative e dispositivi periferici poco protetti, mantenendo un ruolo centrale nelle operazioni di cyber spionaggio. 

A partire dalle prime rilevazioni delle operazioni ne esamineremo tattiche, tecniche e procedure come le relative somiglianze e collegamenti con altri gruppi, terminando con un capitolo che comprende la rilevazione di un attacco, la mitigazione e quindi la difesa. 

A breve sarà pubblicato anche il report APT28 di DarkLab di Red Hot Cyber.

IN BREVE

  • Breve storia dai rapporti FireEye del 2014 all’avviso congiunto CISA (maggio 2025)
  • APT28, Fancy Bear: le operazioni più rilevanti dal 2007 ad oggi
  • APT28, tattiche, tecniche e procedure (TTPs)
  • APT28, Rilevazione di un attacco, mitigazione e difesa
  • Relazioni e somiglianze con altri gruppi

Breve storia dai rapporti FireEye del 2014 all’avviso congiunto CISA (maggio 2025)

Le operazioni del gruppo furono descritte come un’operazione di cyber spionaggio politico e militare altamente complessa, che si concentrava sul furto di informazioni privilegiate (raccolta di intelligence) da governi, organizzazioni militari e di sicurezza, in particolare in Europa dell’Est, Caucaso e Stati Uniti. Così la loro attività fu collegata al governo russo. (cit. probabilmente sponsorizzata dal governo russo*). FireEye rilevò anche come i tempi di compilazione del malware suggerissero che gli sviluppatori dell’APT28 avessero aggiornato costantemente i loro strumenti dal 2007 al 2014, pensati così per un utilizzo a lungo termine e per la massima versatilità, con una particolare attenzione all’occultamento. Alcuni degli strumenti allora più utilizzati erano il downloader SOURFACE, la sua backdoor di seconda fase EVILTOSS e una famiglia modulare di impianti che chiamiamo CHOPSTICK.

Uno degli attacchi a cui fu collegato il gruppo fu poi quello del malware NotPetya nel 2017, che causò ingenti danni finanziari e disagi.

Tra il 2017 e il 2019 il rapporto Mueller, redatto dal procuratore speciale Robert Mueller, indagò sul presunto coivolgmento russo nelle elezioni americane del 2016, con l’obiettivo di accertare l’interferenza russa e il ruolo del GRU. Ma non solo: indagò su possibili collusioni con la campagna di Donald Trump, che non furono mai trovate, indicando contatti sospetti tra cui “incontri tra i membri del team Trump ed emissari russi” e tentativi di ottenere danni politici su Hillary Clinton. Crowstrike aveva identificato la presenza di due gruppi di hacker sofisticati collegati a due diverse agenzie di intelligence russe, Cozy Bear (APT29) e Fancy Bear (APT28) ma Shawn Henry (CSO Crowdtrike) speigò al congresso che, pur sostenendo che le prove indirette fossero convincenti, era difficile difficoltà dimostrare con certezza assoluta l’esfiltrazione dei dati, non disponendo di prove dirette e concrete proprio dell’esfiltrazione dei dati dai server del DNC. Henry disse anche che l’attribuzione dell’attacco informatico al DNC al governo russo non era stata una conclusione derivata direttamente da CrowdStrike, ma in gran parte diffusa e amplificata dai media.

Nell’ottobre del 2018 il National Cyber Security Center (NSA) fornì poi un advisory tecnico per identificare, ridurre il rischio di compromissione e bloccare ipotetici attacchi da parte del gruppo APT28.  Oltre agli indicatori di compromissione (IoCs), NSA evidenziò i principali strumenti e malware utilizzati, come:

  • X-Agent (Sofacy): spyware modulare che ruba dati (credenziali, screenshot, registrazioni keystroke).
  • X-Tunnel: strumento per tunneling criptato, usato per comunicare con i server di comando e controllo (C2).
  • Zebrocy: osservato dalla fine del 2015,il cui principale meccanismo di distribuzione era lo spear phishing.

In quell’anno vennero incriminati ben cinque agenti dell’Unità GRU 26165 associati all’APT28, tra i loro target: l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), l’Agenzia Antidoping degli Stati Uniti, l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW), il Laboratorio Chimico Svizzero Spiez, un impianto nucleare statunitense e altre organizzazioni. Ad alcuni di questi attacchi fu ricondotto anche il lavoro di Sandworm.

Nel gennaio del 2019 furono i ricercatori Henry Mwiki  e Tooska Dargahi (University of Salford) Ali Dehghantanha (University of Guelph) e Kim-Kwang Raymond Choo, a pubblicare il paper Analysis and Triage of Advanced Hacking Groups Targeting Western Countries Critical National Infrastructure, che analizzava tre specifici gruppi APT, che prendono di mira infrastrutture nazionali critiche nei paesi occidentali, tra cui l’APT28, evidenziandone la Cyber ​​Kill Chain (CKC) utilizzata come modello di riferimento per analizzare le loro attività e creare un “Defense Triage Process (DTP) come una nuova combinazione del Modello Diamante di Analisi delle Intrusioni, del CKC e del Modello 7D, per selezionare i vettori di attacco e i potenziali obiettivi” e il tipo di organizzazione e le vulnerabilità che risultavano interessanti.

pt 28 Analysis and Triage
Fonte immagine: Analysis and Triage of Advanced Hacking Groups Targeting Western Countries Critical National Infrastructure: APT28, RED October, and Regin: Theories, Methods, Tools and Technologies (cit.)

Nel paper veniva evidenziato come l’APT28 compisse il suo primo passo identificando e profilando le potenziali vittime affidandosi all’OSINTanalizzando anche gli account sui social media dei dipendenti chiave per creare esche di phishing personalizzate – per poi passare ad analizzare i siti web con l’obiettivo di individuare eventuali vulnerabilità delle applicazioni web. Ad esempio:  “prima delle elezioni statunitensi del 2016, si sospetta che APT28 abbia eseguito una scansione delle vulnerabilità per identificare i siti web vulnerabili ad attacchi cross-site scripting (XSS) o Structured Query Language injection (SQL)” . Inoltre nel paper veiva evidenziato anche come “tra il 10 e il 14 febbraio 2015 in Ucraina, APT28 ha analizzato 8.536.272 IP per individuare possibili vulnerabilità” e ancora “Microsoft OLE RCE CVE-2014-4114 è un esempio di vulnerabilità sfruttata da APT28 per attaccare la NATO, i governi dell’UE, il governo ucraino, organizzazioni accademiche americane e aziende del settore energetico e delle telecomunicazioni”.

Infine nel 2022 fu Mandiant a evidenziare un’attività sospetta attraverso “identità Telegram” in cui APT28 e APT44 operavano entrambe sulla stessa rete. Nell’aprile del 2024 tuttavia un aggiornamento della segnalazione ha evidenziato che tali attori hacktivisti “XakNet Team”, “Infoccentr” e “CyberArmyofRussia_Reborn” – operano quasi certamente indipendentemente dallo Stato russo, ma alcuni moderatori potrebbero agire come copertura per lo Stato russo o operare in coordinamento con esso : “la nostra valutazione si basa in parte sull’impiego di strumenti APT44 sponsorizzati dal GRU sulle reti delle vittime ucraine, i cui dati sono stati successivamente divulgati su Telegram entro 24 ore dall’attività di cancellazione da parte di APT44, nonché su altri indicatori di attività non autentica da parte dei moderatori e somiglianze con precedenti operazioni di informazione del GRU”.

apt 44 Sandworm
Fonte immagine: Sospetti falsi hacktivisti hanno divulgato dati probabilmente rubati alle vittime del wiper di APT44, “Hacktivists Collaborate with GRU-sponsored APT28” (cit.)

Il 21 maggio 2025 un avviso congiunto pubblicato sul sito web dell’America’s Cyber Defense Agency (CISA) ha evidenziato una campagna informatica potenzialmente sponsorizzata dallo Stato russo che prende di mira aziende logistiche e tecnologiche occidentali. Tra queste, anche quelle coinvolte nel coordinamento, nel trasporto e nella fornitura di assistenza estera all’Ucraina. Anche l’Italia sarebbe inclusa nell’elenco dei target e sono state pubblicate le tattiche, tecniche e procedure (TTPs) utilizzate da “avversari legati all’85° Centro di servizi speciali principale del GRU russo (unità militare 26165) e ampiamente riconosciuti con alias come APT28 (noto anche come BlueDelta, Fancy Bear o Forest Blizzard)”.

APT28, Fancy Bear: le operazioni più rilevanti dal 2007 ad oggi e strategie di attacco

APT28 è noto per attacchi mirati a governi e istituzioni militari, organizzazioni diplomatiche, media e gruppi politici, settori energetico e difesa. Utilizza tecniche di phishing, zero-day exploit, e malware personalizzato per infiltrarsi nelle reti e mantenere accesso persistente.

Tra le operazioni più rilevanti dell’APT28 dal 2007 ad oggi vi sono campagne di cyber spionaggio mirate a governi, infrastrutture critiche, organizzazioni internazionali e settori strategici. Tra le tecniche, tattiche e procedure si trovano phishing avanzato, malware personalizzato, exploit zero-day e tecniche di evasione complesse, con una forte componente di influenza geopolitica al servizio del Cremlino

  • Campagne phishing e malware in Europa e Ucraina (40% dell’attività rilevata): nel 2023 APT28 ha condotto campagne di phishing e malware (es. Headlace) con tecniche di geofencing, con le quali hanno preso di mira ministeri della Difesa, infrastrutture ferroviarie, società di import-export armi e think tank in Azerbaigian, usando pagine di raccolta credenziali capaci di bypassare l’autenticazione a due fattori e CAPTCHA.
  • Operazioni di spionaggio rivolte a enti governativi e militari europei o americani.  Dal 2014 in poi, APT28 ha preso di mira la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato USA, governi di paesi europei (Polonia, Ungheria, Stati baltici) e organizzazioni come la NATO e l’OSCE, probabilmente per influenzare geopoliticamente la regione ex sovietica e l’Occidente.
  • Campagne di phishing e sfruttamento di vulnerabilità Microsoft Outlook. Tra il 2022 e il 2023 hanno usato vulnerabilità note, come la CVE-2023-23397, e campagne di phishing legate a eventi geopolitici (BRICS, Parlamento europeo), colpendo settori strategici come difesa, energia, trasporti e telecomunicazioni in Europa, Nord America e Medio Oriente.
  • Sfruttamento di backdoor come MASEPIE: sono state le agenzie federali USA a diramare l’allerta sull’uso di backdoor che permettono un controllo remoto persistente su dispositivi compromessi, inclusi router e infrastrutture critiche.
  • Spionaggio e attacchi informatici nel Caucaso e Asia centrale: il gruppo ha condotto operazioni verso paesi come Georgia e Azerbaigian, mirando a enti politici e di sviluppo economico-sociale, con il probabile intento di influenzare le politiche regionali.
  • Una campagna del 2024 ha preso di mira il settore della difesa in Romania e Bulgaria, (e aziende produttrice di armi di epoca sovietica da inviare in Ucraina) contemporaneamente a Grecia, Camerun, Ecuador, Serbia e Cipro, con l’obiettivo principale di rubare dati a specifici account di posta elettronica e prendendo mira i server di posta come Roundcube, Zimbra, Horde o MDaemon, tramite vulnerabilità cross site scripting (XSS).

Il 29 aprile 2025 in particolare nel report “Targeting and compromise of French entities using the APT28 intrusion set”, sono state evidenziate attività attribuite al gruppo sin dal 2021. L’Agence Nationale de la sécurité française (ANSII) e il Cyber Crisis Coordination Centre (C4) hanno raccolto informazioni – tra cui le catene di infezione – che mostrano come l’APT28 abbia svolto operazioni di intelligence strategica verso la Francia (più campagne di cyber spionaggio verso organizzazioni coinvolte nell’organizzazione dei Giochi Olimpici di Parigi), l’Europa, l’Ucraina e il Nord America, nel contesto delle operazioni collegate al conflitto russo-ucraino, tremite spear phishing, domini contraffatti per il furto di credenziali, malware (es. XAgent) sfruttamento di vulnerabilità 0day e attacchi stealth a lungo termine, cui l’obiettivo era arrivare ai settori logistica, difesa e organizzazioni governative. 

apt 28 targeting francia
Immagine: Targeting e compromissione di entità francesi dal 2021.

Fino ad arrivare ai giorni nostri e quindi anche al 2025 APT 28 avrebbe condotto operazioni e attacchi di particolare rilevanza, mantenendo attiva la sua attività collegata allo spionaggio oltre a tentativi di manipolazione politica, dopo anche gli attacchi contro il canale TV5 Monde francese e la campagna Macron Leaks (allora Facebook confermò a Reuters di aver rilevato account di spionaggio in Francia e di averli disattivati). APT28 arriva al 2025 con nuove strategie per aggirare le difese, come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare email phishing altamente personalizzate e sfruttando audio e video sintetici per impersonare autorità come politici (come la creazione di account e profili falsi per la diffusione di notizie false). A questi si aggiungono oltre allo sfruttamento di vulnerabilità 0day, strategie di attacco “low-and-slow”, quindi con attività brevi ed intermittenti per evitare il rilevamento. 

Tra le nuove strategie per aggirare le difese APT28 mira a dispositivi IoT, telecamere IP, router (poco supervisionati) e dispositivi obsoleti in generale, per stabilire punti di accesso laterali. Tecniche di geofencing vengono utilizzate per colpire obiettivi definiti, varianti modificate di XAgent e HeadLace agiscono in modo “invisibile” sfuggendo ai tradizionali antivirus, mentre le comunicazioni vengono camuffate (es.C2) per rendere il traffico malevolo indistinguibile da quello normale. Tecniche anti-forensi sono mirate alla cancellazione delle tracce con attacchi non persistenti ed un furto selettivo di dati.

Nel maggio del 2025 le agenzie di intelligence occidentali, in un avviso congiunto hanno accusato l’APT28 di “intrusione digitale” – particolarmente intenso tra l’ottobre 2024 e il marzo 2025 –  a danno di aziende logistiche e tecnologiche occidentali e accesso illegittimo a “telecamere private in luoghi chiave, come in prossimità dei valichi di frontiera, installazioni militari e stazioni ferroviarie, per tracciare il movimento di materiali verso l’Ucraina”. 

Se i report occidentali sembrano allineati sull’attribuzione di APT 28, i report dei ricercatori cinesi tendono a essere più cauti: generalmente questo accade per motivi politici e diplomatici. In una ricerca dell’azienda di sicurezza cinese Antiy Lab appaiono però diferenze sostanziali con le analisi occidentali e si rivelò complementare. Se non compare nessuna attribuzione esplicita alla Russia e al GRU, il report di Antiy è incentrato sulla mitigazione e la difesa, con riferimenti di attacchi in Asia: Anity notò (2022-2023) che alcuni IOCs di apt28 apparicano in paesi BRI, come ad esempio il Kazakistan, Ubzbekistan e contro infrastruttire critiche come energia e trasporti in Asia centrale. L’università di Tsinghua inoltre fece un’analisi statistica degli attacchi APT28 e degli eventi politici paralleli, rivelando picchi di attività prima di summit politici e come gli APT in generale siano strumenti di intelligence, non solo cyber criminali. Inoltre le comparazioni fatte portarono ad un confronto di APT28 con APT10 (cinese), da cui emersero tecniche simili ma obiettivi diversi. Sintetizziamo di seguito le differenze:

ASPETTOANALISI CINESIANALISI OCCIDENTALI
AttribuzioneNeutrale (“gruppo organizzato”)Diretta (“GRU russo”)
FocusTecniche di difesaIntelligence e Geopolitica
LinguaggioTecnico, si evitano polemichePoliticizzato (“minaccia russa”)

Infine quale è la posione russa a riguardo? Ovviamente rigetta ogni accusa del coinvolgimento in operazioni APT28, definendola “propaganda occidentale”: nel 2018 il Ministero degli Affari Esteri bollò le accuse dell’FBI come “infondate e politicamente motivate”, proponendo poi una task force internazionale per indagare sul gruppo. Un report del PIR Center (2020) sostenne che gli IOCs potevano essere falsati. A questo seguì una contro-narrativa che citava operazioni di hacking americane (NSA, Cyber Command). Pratica questa simile a quella cinese riguardo il gruppo Volt Thypoon. Per concludere l’interpretazione russa dell’APT28 è stata quella di “hacktivismo patriottico”, quindi di gruppo indipendente e non controllato direttamente dal governo.

APT28, tattiche, tecniche e procedure (TTPs)

  • Ricognizione: abbiamo visto come APT28 conduca ricognizioni di intelligence su fonti aperte (OSINT) su siti web, social media (profilazione), etc.e identifichi sottodomini e infrastrutture email per attacchi di phishing.
  • Accesso iniziale: tramite tecniche di spear phishing ed email mirate invia link malevoli per rubare credenziali, sfruttando anche applicazioni esposte e compromettendo fornitori tramite attacchi alla supply chain.
  • Esecuzione: le tecniche per eseguire codice malevolo sul sistema della vittima comprendono l’esecuzione di script PowerShell, documenti con macro malevole (es. file Word/Excel) e malware personalizzato (X-Agent, Sofacy o Sednit).
  • Persistenza: per mantenere la persistenza vengono utilizzate backdoor, vengono modificate le chiave di registro e distribuite web shell per il controllo da remoto.
  • Escalation dei privilegi: vengono utilizzati tool come Mimikatz, sfruttate vulnerabilità e bug o con la tecnica Pass the Hash (PtH) viene utilizzato l’hash della password di un utente per autenticarsi su sistemi o reti, senza dover conoscere la password in chiaro.
  • Evasione: le difese vengono evase tramite offuscamento del codice, la disabilitazione degli strumenti di sicurezza e la manipolazione del timestamp.
  • Espansione dell’accesso: tramite furto di credenziali (phishing, keylogging e brute force).Vengono così poi individuati gli account con privilegi.

APT28: spear-phishing, Exploit Zero-Days e malware

APT 28 ha subito una forte evoluzione e specializzazione verso il tipo di target che include nelle sue operazione portandolo ad essere uno degli APT piu’ avanzati all’interno dell’ecosistema digitale. Le seguenti componenti rendono il threat model di Fancy Bear tra i più complessi sia da prevenire che da individuare richiedendo una evoluzione da parte dei blue team. 

Spear-Phishing 

Il metodo principale di delivery offerto da APT28 e che risulta essere in continuo cambiamento cercando di distaccarsi da pattern potenzialmente individuabili che potrebbero compromettere le loro operazioni. Da quando Fancy Bear e’ apparso nell’ecosistema APT piu’ di 10.000 email di tipo spear-phish sono state rivendicate al gruppo mostrando un forte interesse ad ottenere accesso iniziale tramite questa tecnica. Uno degli esempi piu’ completi che si hanno a riguardo e’ stato pubblicato da ISC Diary Entry contenente una email usata in Europa e Nord America (ministro degli esteri di vari nazioni come apparente vittimologia) nel 2018.

Gli attaccanti hanno utilizzato come pretext un invito da parte di Jane’s (IHSMarkit), azienda specializzata nella Security Intelligence e sicurezza nazionale. L’invito e’ stato posto sotto forma di file XLS.

apt 28 ttps

L’email di origine si mostrava essere [email protected] ma uno studio preciso sugli header mostrarono come tale indirizzo email fosse stato spoofato dagli operatori di APT28. Per forzare la vittima all’attivazione delle macro sul documento excel i font del documento erano settati sul bianco in maniera tale da essere illeggibili con lo sfondo. Per poter visionare il contenuto fu necessario l’attivazione delle macro che avrebbero cambiato il font coloro in nero tramite ActiveSheet.Rand(“a1:c54”).Font.Color = vbBlack e dato inizio alla catena per l’initial access.

In una posizione “nascosta” (celle lontane dal contenuto lecito) veniva collocato contenuto in base64 all quale venivano aggiunti all’inizio ed alla fine i valori

 – – – – -BEGIN CERTIFICATE- – – – – e – – – – -END CERTIFICATE- – – – – ed infine salvate con estensione .txt. Il contenuto ottenuto e’ un certificato di tipo PEM che una volte decodificato (tramite certutil.exe -decode [target.exe]) e salvato in un file .exe che puo’ essere eseguito ottenendo così accesso alla workstation della vittima. In questo caso specifico il file eseguito e’ un dropper che permette il download di un’ulteriore payload di tipo DLL contenente JHUHUGIT, malware comunemente utilizzato da APT28 nelle prime fasi dei loro attacchi.

Per evidenziare ulteriormente l’eterogenita’ dei metodi usati con lo spear-phishing analizziamo un caso appartenente al 2023, 5 anni dopo il caso studio appena proposto. Nell’arco temporale del 15 e 25 Dicembre, una lunga serie di email contenenti link fraudolenti sono stati inviati a diverse organizzazioni governative occidentali. 

apt 28 ttps
Fonte immagine: Trellix

Tali link, una volta cliccati, forzano una GET request ad un dominio sotto controllo di FancyBear contenenti tag atti ad abusare il protocollo search-ms di Windows.

fancy bear get
Fonte immagine: Trellix


L’unico ostacolo tra questo dominio e quello indicato dall’URL all’interno del codice JavaScript e’ un prompt del browser necessario per la continuazione della killchain.

apt 28 killchain

Una volta consentito l’accesso tramite Windows Explorer verra’ presentato il file indicato nella query forzata nella GET request iniziale, hostata tramite WebDAV. In questo specifico caso veniva eseguita una richiesta di tipo PROPFIND che permette di ottenere informazioni (“properties”) su uno specifico file (rispetto alla query di partenza) sotto forma di formato XML come risposta dal server. Tramite questa tecnica viene forzato il download di un file di tipo .LNK (Windows ShortCuts) che, attraverso cambio di icona e nomenclature fuorvianti, ingannano l’user ad eseguire un file hostato su una macchina remota controllata da FancyBear.

Lo stesso abuso del protocollo MS-SEARCH e’ stato osservato da IBM nel 2024 su vittime governative ed NGO in Polonia, Ucraina, USA ed altri paesi appartenenti alla regione CIS. I pretext in questa campagna variano dalla proposta/descrizioni di investimenti in ambito militare fino ad avvisi di cambi di legislatura in diversi ambiti governativi. Sempre in questa campagna nella fase di deploy venivano scaricati illecitamente codici ed interprete Python permettendo l’esecuzione dei programmi anche su macchine Windows sprovviste di tale feature mascherandosi allo stesso tempo dietro ad eseguibili leciti e firmati.

Innumerevoli varianti sull’uso dello spear-phishing sono state identificati in natura includendo l’uso di WebHook, exfiltration di Hash NTLMv2 o download di file ZIP. Il gruppo ha utilizzato pretext riguardo convegni, incontri o documenti informativi riguardo la guerra in Ucraina e il conflitto Israelo-Palestinese con template similari a quelli usati da organizzazioni lecite.

apt 28 europa

Tali indagini portano alla luce 3 aspetti fondamentali di FancyBear riguardo allo Spear-Phishing

  1. Al di fuori degli aspetti tecnici ogni campagna viene accompagnata da uno studio estensivo sul tipo di organizzazioni e potenziali stakeholder nello stesso settore/ambiente delle vittime. Questo approccio permette pretext, creazione di documenti e contenuti di questi ultimi convincenti.
  2. APT28 sembra rimanere aderente all’uso di documenti allegati ad email inviate alle diverse organizzazioni. Inoltre un forte studio sulle diverse componenti e servizi offerti da Windows permettono una metodologia Living-Off-The-Land e de-chaining che combinate offrono un buon livello di evasione richiedendo un approccio attivo che non si consumi alla mera installazione di software AV/EDR.
  3. Il gruppo ha mostrato una evoluzione nel tempo su tutto il processo di spear-phishing e nella infrastruttura usata. In attacchi più recenti, ad esempio, l’infrastruttura di FancyBear conteneva script per la verifica della geolocalizzazione tramite indirizzo IP andando a mostrare contenuto lecito in caso le vittime non rientrino in quelle designate dalla operazione in essere.

Exploit Zero-Days

Le capacita’ operative di APT28 sono caratterizzata da una forte ricerca e sviluppo a livello tecnico ed informativo, tra questi l’abuso di vulnerabilità 0-day e 1-day e’ uno degli aspetti piu’ importanti da visualizzare nel threat model del collettivo russofono. 

Nel mese di Maggio 2025 sono stati osservati attacchi da parte di FancyBear abusando di diverse vulnerabilità di RoundCube (CVE-2020-12641, CVE-2020-35730 e CVE-2021-4026) su target governativi nell’est Europa. Nello scorso Novembre è stata patchata la vulnerabilita’ (XSS) di MDaemon con nomenclatura CVE-2024-11182, quest’ultima è stata abusata come 0-day per la prima volta dal gruppo. La XSS veniva triggerata tramite e-mail causando l’esecuzione di codice JavaScript iniettato dall’attaccante nel body HTML. Ulteriormente nel 2022 gli operatori APT28 sono riusciti ad abusare di una vulnerabilità 0-day di Outlook mitigata solamente nel Marzo 2023 che permetteva il bypass della autenticazione e privilege escalation senza interazione utente (CVE-2023-23397, score CVSS 9.8). 

L’interesse nell’ottenimento (o sviluppo) di exploit non documentati risale agli albori del gruppo, nel 2017 la CVE-2017-0262 (RCE in sistemi EPS) e CVE-2017-0263 (privilege escalation in Windows) sono state attribuite entrambi ad APT28. Nell’Ottobre 2022 una vulnerabilità del Windows Print Spooler (CVE-2022-38028) è stata risolta ed individuato il suo utilizzo dalla fine 2019/inizio 2020 da parte di FancyBear per il deployment del malware GooseEgg.

Nel tempo il gruppo ha investito le proprie risorse nella scoperta di bug e potenziali exploit non documentati non solo per evitare l’identificazione di attacchi ma anche per esporre un alto numero di vittime a potenziali operazioni. L’unione di exploit pubblici e la capacità di creare 0-day rende il potenziale di APT28 estremamente adattabile e difficile da definire nel breve termine. Secondo Mandiant (nel 2021-2022) il “time-to-exploit” (TTE) degli attaccanti in-the-wild sta diminuendo nel tempo permettendo una weaponization veloce dalla pubblicazione di una vulnerabilità (nel 2018-2019 il TTE era di 63 giorni mentre nel 2021-2022 di soli 32) mentre le mitigazioni possono venire attuate da 1 settimana ad un mese dai primi abusi scoperti. Viene richiesto dalle organizzazioni di trovare diverse mitigazioni verso minacce che tendono a sviluppare 0-day mettendo alla prova la resilienza dei sistemi impattati.

Malware

In tutte le fasi degli attacchi perpetrati da FancyBear sono stati osservati diversi malware custom utilizzati per il raggiungimento di obiettivi operativi. Questo lato di APT28 rimane tra i più dinamici e difficile da prevenire se non basandosi sugli obiettivi di questo tipo di attaccanti.

  • X-AGENT

Uno dei primi malware di FancyBear osservati in natura (prime apparizioni nel 2015), si tratta di un Trojan modulare che può operare su Windows, Unix e iOS. Varianti di X-AGENT per sistemi Android sono state osservate in operazioni contro target Ucraini per il tracciamento di artiglieria. Il malware viene installato nelle fasi second-stage e permette l’estrazione di file (ed informazioni per la fase di enumeration) ad un C2 remote e logging di attività dell’utente. Le versioni più recenti di X-AGENT (nello specifico le versioni per MacOS) permettevano l’upload di file, keylogging e ottenimento di credenziali. Non sono disponibili samples da analizzare (per lo meno pubblici) lasciando ipotizzare una pulizia manuale sulle macchine delle vittime infettate. X-AGENT veniva spesso utilizzato assieme ad X-TUNNEL, un relay livello network che permetteva di inviare traffico di rete della vittima ad un proxy esterno controllato dagli attaccanti.

  • HEADLACE

Scoperto la prima volta dal CERT-UA ed utilizzato come strumento principale nelle campagne del 2024, HEADLACE e’ uno speciale tipo di backdoor con un forte focus sulla furtività. Una volta eseguito il malware sfrutta Microsoft Edge in modalità headless per ottenere payload dal C2, assieme ad altri file generati l’eseguibile entra in loop dalla quale continua a richiedere file remoti contenenti il necessario per eseguire payload fetchato da remoto. Per ogni file ottenuto viene spostato, rinominato, eseguito ed in conclusione eliminato togliendo potenziali tracce all’interno dei sistemi infettati. La risposta contenente l’output dei comandi indicato dal C2 viene inviato in maniera analoga. È stato osservato che l’utilizzo di HEADLACE viene comunemente usato per poter installare malware aggiuntivi nelle fasi avanzate delle operazioni.

  • MASEPIE

MASEPIE è un malware in python che viene spesso installato assieme ad un interprete python per poter essere eseguito. MASEPIE contiene alcune caratteristiche comuni ad HEADLACE con un funzionamento similare. MASEPIE si differenzia da HEADLACE offrendo la possibilità di una interazione piu’ generica (come comandi PowerShell). Sia MASEPIE che HEADLACE sono stati utilizzati nella recente campagna di Maggio 2025.

  • STEELHOOK

Infostealer specifico per browser Chrome e Microsoft Edge utilizzato nelle fasi secondari degli attacchi, spesso utilizzati tramite MASEPIE ed HEADLACE. STEELHOOK è composto da un singolo script powershell capace di raccogliere cronologia, credenziali salvate, cookies di autenticazione ed altre informazioni sensibili. Una volta raccolti  dati questi vengono codificati in base64 ed inviate al C2 remoto, utilizzato assieme al resto degli strumenti di APT28 permette un furto veloce e furtivo.

  • OCEANMAP

Ulteriore backdoor ma programmata in C# spesso rinominata VMSearch.exe prima di essere installata sulla vittima. Questa backdoor sembrerebbe essere usata per long-term persistence andando a creare un file .URL e salvarlo nella StartUp directory in modo da eseguire OCEANMAP ad ogni restart del sistema. OCEANMAP si basa sul protocollo IMAP per poter comunicare con il C2 (Mail Server) alla quale utilizzera’ un set di credenziali con la quale loggarsi. Una volta eseguito il login con successo OCEANMAP entra nella seconda fase di esecuzione dove l’operatore crea nella cartella delle bozze (Draft) dell’account utilizzato dallo specifico eseguibile OCEANMAP dove tramite una formattazione personalizzato si va ad inserire il comando da far eseguire alla vittima. OCEANMAP risulta essere un malware dalla logica mediamente complessa mantenendo un codice semplice e pulito, l’utilizzo del protocollo IMAP riesce a mimetizzarsi con traffico lecito mettendo in difficoltà gli sforzi per l’individuazione di comunicazioni illecite.

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Si può notare come APT28 cerchi di essere il più dinamico possibile nella scelta di design dei suoi strumenti ed allo stesso tempo si mantenga il più possibile orientato all’uso di strumenti/protocolli leciti. Ogni componente delle loro operazioni contiene algoritmi di obfuscation custom che vengono poi de-obfuscati solo una volta raggiunta la macchina bersagliata. In diverse campagne sono state notate varianti di malware usati in precedenza mostrando come FancyBear vada a migliorare i suoi strumenti ampliandone le capacità e diminuendo la detection rate.

apt 28 fancybear ttps
fancybear ttps

APT28: rilevazione di un attacco, mitigazione e difesa

Numerose organizzazioni continuano a utilizzare metodi tradizionali per difendersi dalle minacce informatiche. Tuttavia queste strategie risultano efficaci contro attacchi convenzionali, ma si dimostrano meno adeguate di fronte alle minacce persistenti avanzate (APT), che sono orchestrate da gruppi di criminali informatici altamente specializzati, spesso supportati da governi, che dispongono di risorse e tempi praticamente illimitati per portare avanti le loro operazioni.

In questa sezione cerchiamo di capire quali organizzazioni sono il target preferito dell’APT28, quali percorsi vengono utilizzati per colpire tali organizzazioni, quali azioni intraprendono, come ci si può difendere e come testare il piano di risposta per mitigare i rischi. 

APT28 prende di mira settori strategici legati alla sicurezza nazionale, all’intelligence, alle infrastrutture critiche e alle comunicazioni, con un focus particolare su obiettivi europei, NATO e Ucraina, utilizzando tecniche avanzate di cyber spionaggio e attacchi mirati. Tra i settori: militare e difesa, governo e istituzioni pubbliche, media e comunicazione, logistica e trasporti, energia, aerospaziale, hospitality, tecnologia e IT. 

Rilevazione: è importante monitorare attività sospette come il phishing mirato, movimenti laterali nelle reti, uso di malware (es. GooseEgg o Graphite), e comunicazioni anomale verso domini legittimi usati come server di comando e controllo (es. OneDrive, Microsoft Graph API). Tra i comportamenti sospetti l’utilizzo di tecniche living-off-the-land, persistenza in alcune campagne, esfiltrazione dati criptata e cancellazione delle tracce. Tra le tecniche di attacco note: vulnerabilità zero-day, phishing con allegati malevoli, brute-force su webmail e compromissione di dispositivi periferici poco controllati.

Mitigazione: aggiornare regolarmente sistemi e applicazioni per correggere vulnerabilità critiche sfruttate, separare eventualmente le reti aziendali da quelle degli ospiti o periferiche,  implementare l’autenticazione a più fattori (MFA), limitare i privilegi degli utenti e monitorare tentativi di accesso sospetti (posta elettronica e VPN). Monitoraggio e rilevamento delle intrusioni (IDS/IPS), analisi comportamentale e threat intelligence per identificare attività anomale. Punto importante: formare gli utenti ed educarli su come riconoscere il phishing.

Difesa: è importante predisporre un piano di risposta agli incidenti che includa la comunicazione tempestiva con le autorità competenti (es. CERT), come aggiornare la threat intelligence per anticipare, monitorare i punti di accesso dispositivi edge, IoT e router e verificare la corretta impostazione dei servizi Cloud.

Attribuzione, relazioni e somiglianze con altri gruppi 

Tra i  principali gruppi collegati ad APT28 è APT29 (Cozy Bear, The Dukes, CozyDuke, YTTRIUM) ritenuto invece più vicino ad altri servizi russi come FSB e SVR: entrambi colpiscono obiettivi governativi, militari e diplomatici, soprattutto in Europa e Stati Uniti.Quindi anche se distinti sono ritenuti complementari e al servizio degli interessi dell’intelligence.  APT28 compare spesso collegato a conflitti aperti mentre APT29 appare più cauto e metodico,  con attacchi in più fasi che possono durare anche per mesi: proprio così ha recentemente preso di mira i governi del Tagikistan attraverso uno cyber-spionaggio furtivo.

Altro cluster relazionato con APT28 come cellula che sovrappone obiettivi, tecniche e strumenti è UAC-0063 / TAG-110, individuato in Asia centrale e Ucraina. Altri gruppi che sembrano operare in coordinamento sono Sandworm, Turla o Gamaredon, tuttavia spesso si verificano false flag e copycat.

L’attribuzione di attacchi da parte di APT è uno degli aspetti più complicati che rappresenta parte della complessità che si affronta con minacce di questo tipo. APT28 (come APT29 aka CozyBear) sembrerebbe coordinare operazioni (molto comune l’utilizzo di diversi Bear-APT in operazioni di election-influence) con altre minacce andando a complicare ulteriormente il riconoscimento degli attaccanti basandosi sulle investigazioni e le fasi di incident response. Inoltre gli APT tendono ad aggiungere “dots” per complicare le indagini mascherando i loro obiettivi ed attività.

Phishing e spear-phishing

Il phishing (e spear-phishing) con allegati è una metodologia comune ad altri Bear-APT come APT29 (operazioni WINELOADER e GRAPELOADER) ed APT44 (SANDWORM). Contrariamente ad attori money-oriented, gli APT tendono a cambiare infrastrutture in maniera repentina evitando di essere bloccati tramite uno studio degli IOCs di rete. APT28 ha speso molte risorse per la creazione di Botnet compromettendo router in Europa e Nord America aumentando la loro potenza di attacco mantenendo allo stesso tempo un basso profilo.

APT28 evita categoricamente qualsiasi tipo di informazione finanziaria nelle organizzazioni impattate concentrandosi unicamente sull’obiettivo delle loro campagne. Questo permette a gruppi come FancyBear di poter ragionare in maniera differente, ad esempio, da minacce di tipo ransomware che per ottenere il maggior impatto possibile orientano i loro sforzi su obiettivi più rumorosi (eg:/ accesso al domain administrator, chiusura di processi). APT28 e similari tendono a muoversi per l’ottenimento di file/dati sensibili il che richiede l’ottenimento di obiettivi non sempre monitorati in maniera opportuna (eg:/ credenziali di accesso ad indirizzi email, accesso a server file sharing) senza la necessità di avere controllo totale sull’ambiente della vittima. Alla luce di ciò viene richiesto un controllo granulare e specifico al threat model delle organizzazioni che oltre ad aggiornamenti sulle TTP degli APT (o altre minacce simili) necessitano di un approccio proattivo e preparazioni di piani di contenimento del danno.

Matrice Living-Off-The-Land

La matrice Living-Off-The-Land dei malware e delle attivita’ di FancyBear complica la situazione per organizzazioni con una postura di sicurezza insufficiente. È necessario limitare l’uso di specifici binari Windows che potrebbero essere abusati (eg:/ mshta.exe, certutil.exe, wscript.exe), monitorare ed implementare un sistema di logging efficiente. In base alle necessità dei diversi utenti si può restringere il campo d’azione di tali binari tramite GPO o whitelisting, quelli non necessari alle funzioni dell’utente andrebbero disabilitati per ridurre il range da monitorare. Una mala gestione nel monitoraggio di questi binari può portare ad un alto numero di falsi positivi richiedendo un giusto bilancio tra uso e sicurezza.

Per la detection dei tool utilizzati si richiede una somma di diverse tecniche per poter proteggere i propri asset dagli attacchi di minacce come FancyBear. Tra behavioural analysis avanzate e le tradizionali euristiche (eg:/ creazione di file in C:\Temp o eseguibili in %APPDATA%) giocano un ruolo importante nella individuazione di pattern maligni attribuibili ad APT28 mentre disinibire determinate locazioni all’interno del sistema operativo può prevenire i sistemi da essere infettati, specialmente nelle prime fasi della killchain.

Powershell

Limitare l’utilizzo di PowerShell (abilitando la Constrained-Language mode) ed i suoi comandi risulta essere uno dei metodi principale per iniziare a migliorare la postura delle organizzazioni, specialmente nelle macchina dove PowerShell non è utilizzato direttamente dall’utente. Allo stesso modo dei sanity-check settimanali/mensili su specifiche location del sistema operativo possono individuare file o pattern sospetti facendo iniziare delle indagini che possono potenzialmente disabilitare le capacità degli attaccanti nelle prime fasi delle loro operazioni.

In conclusione bisogna aderire alla cultura del Red Teaming ed Adversarial Emulation per poter testare le capacita’ del Blue Team nei suoi diversi task. Con la collaborazione del red e blue team si possono andare a raffinare il threat model e i sistemi di sicurezza della organizzazione che andrebbero ignorati in un semplice vulnerability assessment o penetration test, i processi dei difensori devono essere messi alla prova in modo attivo e basato su cosa si necessita proteggere (eg:/ documentazione interna, informazioni sui dipendenti, protezione delle attività) e da chi. Tramite questi test si riesce non solo a riconoscere il livello di visione del blue team ma anche di testare i comportamenti di quest’ultimo di fronte ad una minaccia valutando anche la loro capacità di limitare il danno. Vulnerability Assessment, penetration test ed ingaggi di tipo red teaming hanno differenti scopi e non vanno sostituiti l’un l’altro, sta alle singole organizzazioni valutare quando richiedere uno di questi servizi ma e’ fondamentale testare le proprie difese una volta implementate. 

Olivia Terragni
Autore, ex giornalista, laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico-economico e poi in Architettura, ha poi approfondito i suoi studi in Network Economy e in Informations Economics, conclusi con un Master in Cyber Security e Digital Forensics e un Master in Filosofia e Governance del Digitale. Appassionata di innovazione tecnologica e sistemi complessi e della loro gestione nell’ambito della sicurezza e della loro sostenibilità in contesti internazionali. Criminalista. Velista ottimista.

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