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Categoria: Cyberpolitica

La storia dell’hack alla MBDA continua. Un rapporto riporta nuove retroscena

La storia dell’hacking di MBDA di luglio continua.  Ricordiamo che poi l’azienda ha smentito le dichiarazioni degli hacker, definendo false le segnalazioni di un attacco informatico, e i dati trafugati non erano segreti ma contenuti in un hard disk. Ma gli specialisti della sicurezza delle informazioni di CloudSEK non la pensano così.  Domenica hanno pubblicato un rapporto in cui affermavano di essere stati in grado di ottenere e analizzare un file ZIP protetto da password contenente campioni di dati rubati. “La password per sbloccare l’archivio è stata fornita in un post pubblicato dal gruppo. Conteneva due cartelle con i dati” afferma il rapporto. Secondo gli esperti, le

Ransomware Data Room – Ottobre 2022

Autore: Dott. Luca Mella, Cyber Security Expert (founder doubleextortion.com) Negli ultimi anni, il fenomeno del ransomware è stato tanto dirompente da influire pesantemente nelle agende di sicurezza di moltissime organizzazioni, e non solo. La brutalità delle pratiche cyber criminali della doppia estorsione ha persino influito nelle politiche di Stati Uniti e Unione Europea: questi attacchi si sono sempre più rivelati strumento di pressione geopolitica nelle dialettiche tra le nazioni del Patto Atlantico e gli stati sotto l’influenza Russa, sino a divenire strumento di cyber-rappresaglia contestuali alle  operazioni militari in Ucraina.  Monitorare gli attacchi ransomware moderni, le doppie estorsioni, uno dei “game-changer” che più sta

Ai ministri britannici, presto potrebbe essere vietato l’uso degli smarphone

Funzionari dell’intelligence britannica hanno esortato i ministri britannici a smettere di usare i loro telefoni personali per condurre attività governative. Lo riporta l’edizione locale del Daily Mail. Secondo la pubblicazione, questa settimana tutti i ministri coinvolti in questioni di sicurezza nazionale dovranno sottoporsi a una nuova formazione con i servizi di sicurezza “per assicurarsi che tutti sappiano come gestire questo materiale”.  I ministri saranno avvertiti che non dovrebbero mai usare i loro telefoni cellulari personali per condurre affari del governo poiché potrebbero essere presi di mira da “stati ostili” come Russia, Cina, Corea del Nord e Iran. L’iniziativa è nata dopo il presunto hackeraggio del

E’ Amazon l’azienda dalla quale provengono 35 milioni di dati di italiani? Probabilmente è un bluff

Come abbiamo riportato nella giornata di ieri, all’interno del forum underground russo XSS, è stato messo in vendita un database contenente 35 milioni di transazioni di un e-commerce italiano. Dalle analisi del samples svolte, sembrerebbe che si tratti di ordini nei quali sono presenti delle duplicazioni relative alle identità presenti. I dati contenuti nel database sono Nome, Cognome, Telefono, Indirizzo, Città, Stato, Email, Zipcode, Data Ordine e altro ancora. All’interno del post il criminale informatico aveva riportato come oggetto “Selling Italian Shopper Data that are about 35,857,193 Lines”, anche se non era noto il negozio online dal quale erano stati esfiltrati i

5 centesimi è il costo dei dati personali di un singolo italiano

Nel famigerato forum underground Breach Forums, nella giornata di ieri è apparso un post che mette in vendita un database contenente informazioni personali degli Italiani. Da quanto riportato, vengono messi in vendita i dati quali Codice Fiscale, Nome, Cognome, Indirizzo, Numero di telefono e altro ancora e viene riportato un samples del database in questione. La cosa interessante è che il costo questa volta viene proposto in altro modo e non in modo unitario. Infatti per ogni singola riga il prezzo da pagare risulta essere pari a 5 centesimi, pertanto stiamo parlando di 20.000 occorrenze per un valore di 1000 euro. Di

Ora il riscatto arriva nei pacchetti DDoS. L’evoluzione di Fodcha tra estorsione e razzismo

Autore: Eros Capobianco Una nuova botnet scoperta all’inizio del 2022 da parte del laboratorio di Threat Intelligence di 360NetLabs si evolve a causa della sua scoperta. L’evoluzione di Fodcha è caratterizzata da una maggiore protezione dei server C2, l’aggiunta di una richiesta di riscatto ed una componente razzista. La rete composta da dispositivi infetti nata inizialmente con lo scopo di attaccare i propri target tramite la tecnica di attacco DDOS (Distributed Denial Of Service) inoltre continua la sua espansione caratterizzata da un aumento dei propri target giornalieri di almeno 10 volte. (Figura 1 – Target giornalieri) Inoltre considerando che la grandezza di

35 milioni di dati di italiani, in vendita nelle underground. Un grande e-commerce è stato violato

Questa mattina, è stato rilevato all’interno di un noto forum underground russo, la messa in vendita di 35 milioni di record di italiani. Nel post non viene riportato il nome del negozio violato, ma il titolo si limita a riportare: “Selling Italian Shopper Data that are about 35,857,193 Lines”. Il record, da quanto riportano i criminali informatici nel post, contiene i seguenti campi: orderUserEmail, shipFirstName, shipLastName, shipPhone, shipStreet, shipCity, shipState, shipZip, orderDate, shippingMethodOrig, trackNumber Viene messo a disposizione degli acquirenti anche un samples, scaricabile gratuitamente, per far verificare la correttezza delle informazioni riportate. Il samples contiene 100.000 record di transazioni dove in

L’italiana Bitron, colpita dal ransomware BlackBasta

Oggi è una giornata nera per l’Italia, per quanto riguarda in generale gli attacchi informatici e più precisamente gli attacchi ransomware. Dopo che Stormous ha riportato di essere entrato più in profondità nella rete di Tor Vergata e dopo che LockBit ha pubblicato un post relativo all’Italiana Belletti, si conclude questa giornata con un’altra pubblicazione di un’altra azienda italiana sul data leak site (DLS) di una celebre cybergang ransomware. Questa volta a farne le spese è l’italiana Bitron, una azienda manifatturiera italiana che a quanto pare, sembra sia stata attaccata dai criminali informatici di BlackBasta. BlackBasta riporta all’interno del suo DLS quanto

Microsoft

Mentre lo 0day di Windows viene sfruttato e Microsoft si appresta a scrivere la patch, puoi usare 0patch

Come abbiamo riportato recentemente, una nuova vulnerabilità zero-day viene attivamente sfruttata in attacchi ransomware la quale sfrutta i meccanismi Mark-of-the-Web (MoTW). Tale bug è stato mitigato dagli specialisti di 0patch, i quali hanno rilasciato una patch non ufficiale che può essere usata fino a quando Microsoft non svilupperà una correzione. In un post sul blog sulla piattaforma 0patch, Mitya Kolsek, co-fondatrice della piattaforma, spiega che questo errore è causato dall’impossibilità di Windows di analizzare la firma errata di un file.  Quando Windows non riesce ad analizzare la firma, consente erroneamente l’esecuzione del programma invece di generare un errore. Ma vale la pena

Stormous a TOR Vergata: “Questa volta, siamo entrati di più nella loro rete”

Come avevamo riportato in precedenza, la cybergang Stormous aveva riportato all’interno del loro sito di fughe di dati e all’interno del proprio canale Telegram dei post che descrivevano l’accesso ad informazioni riservate dell’università di Tor Vergata. I criminali informatici avevano scritto di avere in mano una lista di quasi 20.000 studenti e che se l’università non avesse pagato un riscatto, i dati sarebbero stati pubblicati o messi in vendita nelle underground. RHC aveva chiesto a Stormous delle delucidazioni, chiedendo se erano in contatto con l’università, se si trattava di un attacco ransomware e cosa avessero fatto qualora non fosse stato pagato il

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