
La storia dell’hack alla MBDA continua. Un rapporto riporta nuove retroscena
La storia dell’hacking di MBDA di luglio continua. Ricordiamo che poi l’azienda ha smentito le dichiarazioni degli hacker, definendo false le segnalazioni di un attacco informatico, e i dati trafugati non erano segreti ma contenuti in un hard disk. Ma gli specialisti della sicurezza delle informazioni di CloudSEK non la pensano così. Domenica hanno pubblicato un rapporto in cui affermavano di essere stati in grado di ottenere e analizzare un file ZIP protetto da password contenente campioni di dati rubati. “La password per sbloccare l’archivio è stata fornita in un post pubblicato dal gruppo. Conteneva due cartelle con i dati” afferma il rapporto. Secondo gli esperti, le










