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Tag: Hacktivismo

Anonymous Italia Al Contrattacco Degli Hacker Filorussi! Occhio Per Occhio, Dente Per Dente

Dopo tre giorni di attacchi alle infrastrutture italiane da parte degli hacktivisti filorussi di NoName057(16) attraverso tecniche di DDoS, il collettivo Anonymous Italia risponde con un’azione decisa e simbolica. Il gruppo ha dichiarato di aver defacciato 101 siti web russi legati alla biglietteria online dei trasporti pubblici, inviando quello che sembra un chiaro messaggio di ritorsione. La “dis-CARICA dei 101” In un post pubblicato sul loro canale Telegram, Anonymous Italia ha condiviso il risultato della loro operazione, soprannominata “La dis-CARICA dei 101”. I siti colpiti includono portali legati al sistema di biglietteria dei bus russi, che sono stati violati e defacciati “In

Secondo giorno di attacchi DDoS da parte di NoName057 ai danni di istituzioni e banche

Autori: Luca Stivali e Francesco Demarcus del gruppo DarkLab Le nostre fonti di Threat Inteligence purtroppo sono confermate. Alle ore 7:10 di oggi, nei canali underground da noi monitorati, è apparso un messaggio che annunciava un’altra ondata di attacchi DDoS ai danni di target italiani. Il gruppo di attivisti filorussi NoName057 sta conducendo, per il secondo giorno consecutivo, attacchi di Distributed Denial Of Of Service (DDoS) contro istituzioni pubbliche e private italiane. Dopo gli attacchi di ieri che hanno colpito i siti dei principali porti italiani (Trieste e Taranto), il  sito della Guardia di Finanza e molti altri; oggi nel mirino risultano

Alla scoperta dei Bot! Da Googlebot alle Botnet Dannose, Ecco Cosa Devi Sapere

I bot sono applicazioni software progettate per eseguire automaticamente attività su Internet. Queste attività sono generalmente semplici e possono essere completate a una velocità maggiore di quella che un essere umano può fare online. I bot possono eseguire un’ampia gamma di attività, dall’indicizzazione di pagine Web per i motori di ricerca all’invio di spam o all’hacking di siti Web. Alcuni bot sono legittimi, come Googlebot, che esegue la scansione di Internet e crea un indice per il motore di ricerca di Google. Esistono però anche bot dannosi che cercano le vulnerabilità dei siti web e sferrano attacchi. Cos’è una botnet Un caso

Cloudflare: il più grande attacco DDoS della storia da 3,8 Tbps è stato sventato

Gli specialisti di Cloudflare hanno riferito di aver recentemente respinto un attacco DDoS che ha stabilito un nuovo record. Secondo Matthew Prince, CEO di Cloudflare, la potenza di attacco ha raggiunto 3,8 Tbps e 2,14 miliardi di pacchetti al secondo (Pps). L’attacco mirava a un cliente anonimo di un provider di hosting anonimo che utilizza i servizi di Cloudflare. Per fare un confronto, ricordiamo che il record precedente in questo ambito era stato stabilito alla fine del 2021, quando Microsoft registrò un attacco con una capacità di 3,47 Tbit/s e 340 milioni di PPS. E l’attacco più grande, registrato in precedenza da Cloudflare, ha raggiunto una

Hacktivisti Filorussi prendono di mira le organizzazioni Austriache con attacchi DDoS

Alcuni gruppi di criminali, da giorni stanno portando avanti una campagna di attacchi informatici con obiettivo le organizzazioni in Austria. Sembrerebbe che gli attacchi siano spinti da ragioni politiche e minaccerebbero siti governativi, aereoporti e la Borsa di Vienna. Motivazione Sembrerebbe che i gruppi criminali NoName057 e OverFlame, abbiamo eseguito una serie di attacchi di tipo DDoS contro obiettivi austriaci. Gli attacchi sono presumibilmente collegati al conflitto Russo-Ucraino. Secondo un messaggio su Telegram di NoName057(16), la motivazione è da collegare alle prossime elezioni austriache: “Il 29 settembre, i cittadini austriaci eleggeranno i membri del 28° Consiglio nazionale, la camera bassa del parlamento

È Cyberwar tra Taiwan e Cina! Anonymous 64 sfida la sicurezza informatica di Pechino

Dall’inizio dell’anno il gruppo di hacker Anonymous 64 ha sferrato attivamente attacchi informatici in Cina, Hong Kong e Macao. Gli aggressori hanno cercato di prendere il controllo di varie risorse digitali, tra cui portali Internet, schermi elettronici stradali e reti televisive, al fine di diffondere false informazioni volte a screditare il sistema politico della Cina continentale. In risposta, il Ministero della Sicurezza Nazionale cinese ha adottato rapidamente misure per prevenire la minaccia ed eliminare le conseguenze negative. Durante le indagini, si è scoperto che gli Anonymous 64 non sono normali hacker, ma truppe informatiche appositamente addestrate supportate dalle forze separatiste di indipendenza di Taiwan.

Nuovo Data Breach in Dell: rivelate informazioni riservate di oltre 10mila utenti

Recentemente, Dell Technologies, una delle principali aziende tecnologiche americane, è stata coinvolta in un presunto data breach. Un hacker, noto con l’alias “grep”, ha dichiarato di aver violato i sistemi di Dell, esponendo i dati di oltre 10800 dipendenti e partner interni. L’informazione è stata divulgata su un forum del dark web, sollevando preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza informatica dell’azienda. Secondo quanto riportato, i dati trapelati includono dettagli sensibili dei dipendenti come ID, nomi completi, stato di occupazione e ID interni. Il post sul forum, accompagnato da un campione dei dati rubati, ha rivelato che la violazione è avvenuta all’inizio di settembre

Com’è andata a finire per Pavel Durov dopo l’arresto in Francia?

In Francia sono stati rivelati i dettagli del controllo giudiziario sotto il quale è stato sottoposto il fondatore di Telegram, Pavel Durov. Dopo il suo arresto il 24 agosto all’aeroporto di Parigi Le Bourget, è stato accusato di diverse accuse legate alle attività del sistema di messaggistica, tra cui complicità nel traffico di droga e altri crimini gravi. La procura francese ha confiscato tutti i passaporti di Durov e lo ha rilasciato dietro cauzione di 5 milioni di euro. Adesso l’eccentrico uomo d’affari deve abitare ad un indirizzo stabilito dal tribunale e recarsi personalmente alla stazione di polizia due volte a settimana. Gli è consentito circolare liberamente in

Gli Hacktivisti Israeliani Rivendicano le Interruzioni di Internet in Iran

Gli hacktivisti israeliani hanno rivendicato la responsabilità delle attuali interruzioni di Internet in Iran. Il gruppo, noto come WeRedEvils, esiste dall’ottobre 2023 ed è apparso probabilmente in risposta all’attacco di Hamas contro Israele che ha portato all’attuale guerra a Gaza. Sulla loro pagina Telegram, WeRedEvils ha annunciato: “ Nei prossimi minuti attaccheremo sistemi e provider Internet in Iran. Si prevede un colpo potente .” Secondo loro, l’attacco ha avuto successo: sono riusciti a penetrare nei sistemi informatici iraniani, a rubare dati e a causare un’interruzione di Internet. Gli hacktivisti affermano di aver fornito informazioni rubate al governo israeliano. Come prova, WeRedEvils ha sottolineato che

Il Down di Azure è dipeso da un attacco DDoS mitigato in modo improprio

Microsoft ha spiegato nella sua pagina sullo di stato del servizio Azure che un “sottoinsieme di clienti” ha riscontrato problemi di connessione a servizi quali Azure App Services, Application Insights, Azure IoT Central, Azure Log Search Alerts e Azure Policy, nonché al portale di Azure e ad alcuni servizi Microsoft 365 e Purview. La notizia è stata diffusa anche da Red Hot Cyber nella giornata di ieri, dove Microsoft riportava sul social network X che stava effettuando delle analisi per comprendere la natura del disservizio. Secondo la BBC, l’interruzione, durata circa 10 ore, ha avuto ripercussioni sui servizi idrici, sui tribunali, sulle banche e su

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