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Attacco informatico ad un fornitore di Enel. L’importanza della supply chain

Con un messaggio arrivato recentemente ad alcuni clienti, Enel informa che in data 27 Aprile 2022, una sua società di nome Network Contacts SpA, ha subito un attacco informatico. I dati trafugati da tale azienda, da quanto riporta il comunicato sono relativi a Nome, Cognome, codice fiscale, partita IVA, indirizzo postale, numero di telefono e indirizzo di email. L’azienda fornitrice, sempre nel comunicato di Enel agli interessati, riporta che ha “adottato immediatamente tutte le misure per bloccare tale attacco” e quindi ha “messo in sicurezza i propri sistemi informatici per evitare il ripetersi di tali eventi”. Viene riportato inoltre che l’azienda ha

I dati della GSE sono scaricabili online in 28GB di archivi

Come avevamo riportato su RHC qualche tempo fa, un attacco informatico di tipo ransomware a fine agosto ha colpito il Gestore dei servizi energetici – GSE S.p.A. italiano, che per giorni ha dovuto fare i conti con problematiche diffuse sui suoi sistemi. In data 2 settembre 2022, la GSE ha prontamente emesso un comunicato verso gli interessati riportando all’interno del comunicato quanto segue: A colpire la GSE è stata la cybergang ALPHV/BlakCat, che abbiamo già incontrato con l’attacco informatico all’Università di PISA, anche se dopo circa una settimana, il post pubblicato sul data leak site (DLS) della cybergang era scomparso misteriosamente. Molti

Attacco informatico al Comune di Rosignano Marittimo. Comunicazione ufficiale fatta il giorno stesso

Non è la prima volta che il piccolo Comune toscano di Rosignano Marittimo ha problemi con gli hacker, ma almeno la comunicazione questa volta, rispetto a tanti altri incidenti ransomware, è stata tra le migliori. Mentre il precedente attacco del 2013 era un attacco informatico con fini di hacktivismo, questa volta i criminali informatici sono tra i peggiori, quelli da profitto, che utilizzano il ransomware a scopo di estorsione. Tra le 6 e le 7 della giornata di ieri (5 ottobre 2022), tutti i server del comune sono stati spenti in via precauzionale per evitare che il malware si diffondesse nella rete

L’Italiana COVISIAN è stata colpita da un attacco ransomware

Negli ultimi 3 giorni, sono pervenute diverse segnalazioni alla redazione di Red Hot Cyber di una presunta violazione dell’azienda italiana COVISIAN S.r.l. La prima mail in calce riportava che l’azienda era “nel caos” per un incidente informatico e che la violazione risaliva alla settimana scorsa. Una fonte vicina alla società ci ha comunicato che l’azienda si è attivata prontamente dandone avviso interno, riportando l’accaduto e dicendosi intenzionata a risolvere rapidamente il problema. Il gruppo Covisian, è una società che ha acquisito più di 7 società in 9 anni, passando da un fatturato di 110 milioni di euro nel 2010 a un fatturato

20 anni di prigione e la confisca di 21 milioni di dollari al criminale dietro al ransomware NetWalker

Sono pochi quelli che si prendono, ma quando si prendono, spesso la pagano per tutti gli altri che la fanno franca. Non siamo abituati a vedere sui giornali notizie di arresto dei criminali informatici che operano nel Ransomware as a Service (Raas), ma questa volta a pagarne le conseguenze è l’operatore del ransomware NetWalker, il quale è stato condannato a 20 anni in una prigione statunitense.  Oltre alla reclusione, il 35enne Sebastian Vachon-Desjardins, un ex ingegnere informatico che lavorava per il governo canadese, ha ricevuto la confisca di 21.500.000 dollari ricavati da attacchi a dozzine di aziende in tutto il mondo, inclusi

Una vita da Social: La campagna educativa della Polizia Postale per i più piccoli

Riparte da Gragnano Napoli, la più importante campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del progetto Generazioni Connesse di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori. Un tour con oltre 70 tappe sul territorio nazionale sui temi dei social network e del cyberbullismo Una iniziativa che, nel corso delle precedenti edizioni, ha già raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni e degli Uffici Scolastici Regionali del Ministero Dell’Istruzione hanno coinvolto oltre 2 milioni e mezzo di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 220.000 genitori, 125.00

Che fine ha fatto Immuni?

Autore: Stefano Gazzella Che fine ha fatto Immuni? Dopo le maratone televisive proposte per sensibilizzare sull’utilizzo, le “raccomandazioni” sul download in forza di un obbligo morale, possibile che sia naufragata senza che sia stato dato un annuncio a riguardo? Quel “rapporto di mutua collaborazione tra la App e chi scarica la App” di cui parlava il Commissario Arcuri è venuto meno al punto che non c’è neanche spazio per un messaggio di addio? Il silenzio a riguardo è particolarmente sospetto, dunque è stato d’obbligo andare a controllare le dashboard apprendendo così che dal 7 settembre l’andamento di utenti positivi e notifiche tocca

La Ferrari scrive a RHC. RHC si mette a disposizione in forma gratuita per l’incident Response

Come abbiamo riportato questa mattina, sul data leak site di RansomEXX, è stato riportata una fuoriuscita di informazioni della Ferrari, la nota casa automobilistica di lusso di Maranello. Poco fa Dario Esposito (Corporate and Financial Communication at Ferrari) ci scrive chiedendo di aggiornare l’articolo, cosa che abbiamo fatto immediatamente e che riportiamo anche qua sotto: RHC è stata la prima piattaforma online a comunicare stamattina il presunto incidente informatico alla casa automobilistica Ferrari. Proprio per questo e visto che RHC è grande tifosa del Cavallino Rampante, la nostra risposta alla Ferrari è stata la seguente: Pertanto, ci mettiamo a disposizione a titolo

La Ferrari è stata colpita dal ransomware RansomEXX. 7GB di dati scaricabili online

La famosa azienda italiana di auto di lusso Ferrari, è stata colpita dal ransomware. Lo dichiara la cybergang RansomEXX con un post di ieri sul suo data leak site (DLS). Da quanto riporta la cybergang nel suo post, sono stati sottratti documenti interni, datasheet, manuali di riparazione e altro ancora. In effetti i dati che vengono messi a disposizione e liberamente scaricabili sono ben 7GB. Non c’è bisogno di descrivere l’azienda in questione, in quanto si tratta dei primi brand conosciuti al mondo, nonché un simbolo riconosciuto dell’Italia all’estero. Tutto questo avviene mentre l’Italia nel mese di Settembre, era scivolata all’undicesimo posto

Ransomware Data Room – Settembre 2022

Autore: Dott. Luca Mella, Cyber Security Expert (founder doubleextortion.com) Negli ultimi anni, il fenomeno del ransomware è stato tanto dirompente da influire pesantemente nelle agende di sicurezza di moltissime organizzazioni, e non solo. La brutalità delle pratiche cyber criminali della doppia estorsione ha persino influito nelle politiche di Stati Uniti e Unione Europea: questi attacchi si sono sempre più rivelati strumento di pressione geopolitica nelle dialettiche tra le nazioni del Patto Atlantico e gli stati sotto l’influenza Russa, sino a divenire strumento di cyber-rappresaglia contestuali alle  operazioni militari in Ucraina.  Monitorare gli attacchi ransomware moderni, le doppie estorsioni, uno dei “game-changer” che più sta

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