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Tag: Post in evidenza

Vodafone scrive a Red Hot Cyber in relazione all’attacco informatico di FourB. Attenzione alla supply chain

Come abbiamo visto recentemente, a seguito dell’incidente informatico che ha visto partecipe il fornitore di servizi di Vodafone FourB Spa, Vodafone ha emesso un comunicato verso gli interessati informandoli dell’accaduto. Nella giornata di ieri, l’ufficio stampa di Vodafone Italia, scrive alla redazione di Red Hot Cyber riportando quanto segue a riguardo dell’incidente informatico che ha coinvolto la loro supply chain. Come sempre riportiamo all’attenzione, in questo periodo il crimine informatico sta stressando le terze parti che lavorano per conto delle grandi organizzazioni, come abbiamo visto negli incidenti di Enel, e di Toyota avvenuti recentemente e ovviamente il presente che ha coinvolto Vodafone.

Adrastea vende accessi di aziende italiane su Breach Forums

Il gruppo Adrastea, che abbiamo incontrato recentemente negli attacchi informatici alla MBDA e al Ministero della difesa italiano, vende dei nuovi accessi ad aziende corporate, attraverso il famigerato forum underground Breach Forums. Ricordiamo che Adrastea, si sono auto proclamati in un post: “…un gruppo di specialisti e ricercatori indipendenti nel campo della sicurezza informatica” e al momento vendono “punti di ingresso iniziali per la penetrazione nella rete dell’organizzazione.” All’interno del post viene riportato quanto segue: Viene riportato nell’annuncio un allegato, ovvero un file zip nel quale sono presenti una serie di file di testo con le informazioni delle vittime. Si parla di

Continental è stata attaccata dal ransomware LockBit 3.0. Tra 22 ore i dati online

La famigerata banda ransomware Lockbit, colpisce un’altra organizzazione di respiro internazionale. Oggi è il turno di Continental che si trova a combattere con il ransomware. LockBit 3.0 avvia il consueto “countdown” questa volta fissato a 22 ore, per la pubblicazione dei dati esfiltrati nelle underground, ovvero domani 4 novembre alle 15:45 orario UTC. E’ da notare che risulta molto raro vedere LockBit agire con un countdown così veloce. Ricordiamo sempre che le richieste di riscatto sono sempre commisurate alle revenue delle aziende e alla quantità/tipologia dei dati acquisiti dalla cyber gang, anche se non conosciamo l’ammontare del riscatto richiesto. Lockbit questa volta non

CyberChallenge.IT: aperte le iscrizioni alla settima edizione della scuola per aspiranti hacker etici

Sono aperte da questa settimana le iscrizioni alla nuova edizione di CyberChallenge.IT: il programma nazionale di formazione sulla sicurezza informatica organizzato da Cybersecurity National Lab del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) e Fondazione SERICS (Security and Rights in CyberSpace), con il patrocinio dell’ACN, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Dopo il successo della scorsa edizione, che ha coinvolto oltre 5000 allievi tra i 16 e i 24 anni, torna un appuntamento ormai attesissimo dai giovani aspiranti hacker etici, che per dodici settimane avranno la possibilità di formarsi sui principali principi scientifici, tecnici ed etici della cybersicurezza, insieme a esperti universitari e aziende

Ransomware Data Room – Ottobre 2022

Autore: Dott. Luca Mella, Cyber Security Expert (founder doubleextortion.com) Negli ultimi anni, il fenomeno del ransomware è stato tanto dirompente da influire pesantemente nelle agende di sicurezza di moltissime organizzazioni, e non solo. La brutalità delle pratiche cyber criminali della doppia estorsione ha persino influito nelle politiche di Stati Uniti e Unione Europea: questi attacchi si sono sempre più rivelati strumento di pressione geopolitica nelle dialettiche tra le nazioni del Patto Atlantico e gli stati sotto l’influenza Russa, sino a divenire strumento di cyber-rappresaglia contestuali alle  operazioni militari in Ucraina.  Monitorare gli attacchi ransomware moderni, le doppie estorsioni, uno dei “game-changer” che più sta

E’ Amazon l’azienda dalla quale provengono 35 milioni di dati di italiani? Probabilmente è un bluff

Come abbiamo riportato nella giornata di ieri, all’interno del forum underground russo XSS, è stato messo in vendita un database contenente 35 milioni di transazioni di un e-commerce italiano. Dalle analisi del samples svolte, sembrerebbe che si tratti di ordini nei quali sono presenti delle duplicazioni relative alle identità presenti. I dati contenuti nel database sono Nome, Cognome, Telefono, Indirizzo, Città, Stato, Email, Zipcode, Data Ordine e altro ancora. All’interno del post il criminale informatico aveva riportato come oggetto “Selling Italian Shopper Data that are about 35,857,193 Lines”, anche se non era noto il negozio online dal quale erano stati esfiltrati i

Vodafone emette un comunicato di violazione dei dati. Si tratta del fornitore FourB S.p.a.

Come avevamo riportato ad inizio settembre, la cyber gang Kelvin Security aveva messo in vendita sul suo canale Telegram una serie di dati afferenti a Vodafone. Si trattava, da quanto riportato dai criminali informatici, di circa 310 GB di dati relativi a circa 300.000 files contenenti documento come PDF, file Office e immagini. RHC andò ad analizzare i samples proposti da Kelvin Security, e avevamo rilevato documenti di identità, proposte di abbonamento e contratti telefonici in generale, ma non a dati di particolare rilievo relativamente all’azienda telefonica ipotizzando che tali dati non erano afferenti alle infrastrutture di Vodafone Italia, ma ad un rivenditore di servizi.

5 centesimi è il costo dei dati personali di un singolo italiano

Nel famigerato forum underground Breach Forums, nella giornata di ieri è apparso un post che mette in vendita un database contenente informazioni personali degli Italiani. Da quanto riportato, vengono messi in vendita i dati quali Codice Fiscale, Nome, Cognome, Indirizzo, Numero di telefono e altro ancora e viene riportato un samples del database in questione. La cosa interessante è che il costo questa volta viene proposto in altro modo e non in modo unitario. Infatti per ogni singola riga il prezzo da pagare risulta essere pari a 5 centesimi, pertanto stiamo parlando di 20.000 occorrenze per un valore di 1000 euro. Di

35 milioni di dati di italiani, in vendita nelle underground. Un grande e-commerce è stato violato

Questa mattina, è stato rilevato all’interno di un noto forum underground russo, la messa in vendita di 35 milioni di record di italiani. Nel post non viene riportato il nome del negozio violato, ma il titolo si limita a riportare: “Selling Italian Shopper Data that are about 35,857,193 Lines”. Il record, da quanto riportano i criminali informatici nel post, contiene i seguenti campi: orderUserEmail, shipFirstName, shipLastName, shipPhone, shipStreet, shipCity, shipState, shipZip, orderDate, shippingMethodOrig, trackNumber Viene messo a disposizione degli acquirenti anche un samples, scaricabile gratuitamente, per far verificare la correttezza delle informazioni riportate. Il samples contiene 100.000 record di transazioni dove in

L’italiana Bitron, colpita dal ransomware BlackBasta

Oggi è una giornata nera per l’Italia, per quanto riguarda in generale gli attacchi informatici e più precisamente gli attacchi ransomware. Dopo che Stormous ha riportato di essere entrato più in profondità nella rete di Tor Vergata e dopo che LockBit ha pubblicato un post relativo all’Italiana Belletti, si conclude questa giornata con un’altra pubblicazione di un’altra azienda italiana sul data leak site (DLS) di una celebre cybergang ransomware. Questa volta a farne le spese è l’italiana Bitron, una azienda manifatturiera italiana che a quanto pare, sembra sia stata attaccata dai criminali informatici di BlackBasta. BlackBasta riporta all’interno del suo DLS quanto

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