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Categoria: Cyberpolitica

Cina: una crescita del 30% entro il 2025 sulla cybersecurity. Noi come cresciamo?

I recenti “Pareri guida sulla promozione dello sviluppo dell’industria della sicurezza dei dati” pubblicati congiuntamente da sedici dipartimenti cinesi, riportano una vertiginosa crescita nella sicurezza informatica. Tali pareri, sui quali ha partecipato il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione, l’Amministrazione statale cinese per il cyberspazio e la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, mirano a migliorare notevolmente le capacità di base e la forza complessiva del settore della sicurezza dei dati. Infatti è stata stimata entro il 2025 una previsione di crescita annuale pari al 30% e un fatturato di 150 miliardi di yuan (pari a 20.5 miliardi di euro).

Tra geopolitica e cyber: Mosca intensifica il suo approccio tecnologico ibrido

Autori: Alessandro Molinari, Olivia Terragni Mentre l’Ucraina è vittima di un nuovo attacco informatico, che ESET Research attribuisce al gruppo nation-state Sandworm, la guerra ibrida si espande e una nuova mappa del mondo è in lavorazione e chi fugge dalle zone di conflitto rappresenta un nuovo vantaggio per il paese che lo accoglie. Sandworm – che sarebbe collegato all’Unità militare 74455 del GRU (Direzione principale dell’intelligence dello Stato maggiore delle Forze armate della Federazione Russa) –  è noto anche con i soprannomi BlackEnergy, Electrum, Iridium, Iron Viking, TeleBots e Voodoo Bear. “As of January 27, 2023, 5 samples of malicious programs (scripts)

La Russia limita l’accesso a siti web della CIA, dell’FBI e Rewards For Justic

Roskomnadzor, il servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media della Federazione Russa ha limitato l’accesso ai siti web della: Tutto questo è avvenuto in concomitanza alla pubblicazione sul sito del Rewards For Justice del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, di una ricompensa di 10 milioni di dollari a persone che possano fornire informazioni sulla cyber gang Hive ransomware. Quindi i domini web cia.gov, fbi.gov e rewardsforjustice.net sono stati inseriti nel registro dei siti proibiti della Federazione russa, anche se il motivo del blocco non è specificato. Tutti i siti sono bloccati compresi i loro sottodomini.

Il server di CommuteAir espone la lista no-fly degli Stati Uniti, contenente nomi e date di nascita di 1,5 milioni di individui

Il server non protetto, scoperto da un ricercatore di sicurezza la scorsa settimana, conteneva le identità di centinaia di migliaia di persone dal database di screening terroristico del governo degli Stati Uniti e dalla “no-fly list”. Scoperto dall’hacker svizzero arsoncrimew, un server gestito dalla compagnia aerea nazionale statunitense CommuteAir ha esposto un’enorme quantità di dati aziendali, comprese le informazioni personali di quasi 1.000 dipendenti di CommuteAir. Sul server è stato scoperto un file di testo chiamato “NoFly.csv” di dominio pubblico che conteneva collegamenti a un sottoinsieme di individui. Si tratta di un database di screening terroristico dove sono presenti persone alle quali

Da guerra territoriale a scontro economico globale: dal cyber crime alla guerra ibrida, ecscalation gestibile?

Autore: Olivia Terragni Lo storico ed antropologo Emmanuel Todd, che ha scritto un saggio dal titolo provocatorio ‘La Troisième Guerre mondiale a déjà commencé’ – intervistato da Le Figaro – andando oltre l’opinione comune, ci dice che da una guerra territoriale siamo passati ad uno scontro economico globale, tra l’Occidente collettivo da una parte e la Russia legata alla Cina dall’altra, il cui asse fondamentale ora è Washington-Londra-Varsavia-Kiev. Ci troviamo in realtà – secondo Todd – davanti ad un modo spaccato in due dove da una parte vengono mescolate secondo Pepe Escobar –  “la Cina confuciana (non dualista, nessuna divinità trascendentale, ma

L’attacco al software ShipManager di DNV ha colpito 70 aziende del settore marittimo

La compagnia norvegese DNV (Det Norske Veritas), una delle più grandi aziende nel settore marittimo, ha dichiarato che la sera del 7 gennaio è stata attaccata da ransomware. L’azienda è stata costretta a spegnere i server collegati al proprio sistema ShipManager. Questo sistema è utilizzato dai suoi clienti per le prestazioni di navi e altre strutture offshore. “70 dei clienti della compagnia e circa 1.000 navi sono stati colpiti dall’attacco” ha detto DNV in una nota. “Tutti i clienti possono continuare a utilizzare le funzionalità a bordo e offline del software ShipManager. Non vi è alcuna indicazione che altri software o dati critici siano

La Cina avanti nella regolamentazione della tecnologia: varata la legge sui deepfake

A gennaio, la Cina introdurrà una regolamentazione unica nel suo genere sui “deepfake”, aumentando il controllo sui contenuti presenti su Internet. I deepfake sono immagini o video generati sinteticamente o alterati, realizzati utilizzando una forma di intelligenza artificiale.  La tecnologia può essere utilizzata per alterare un video esistente, ad esempio mettendo il volto di un politico su un video originale o persino creare discorsi falsi. Il risultato sono audio o video che sembrano reali ma non lo sono affatto. Pechino ha annunciato le sue regole che disciplinano le “tecnologie di apprendimento profondo” all’inizio di quest’anno e le ha finalizzate a dicembre. Sono

Confronto geoeconomico e conflitti multidominio: mors tua vita mea

Autore: Olivia Terragni Il mondo del 2023 affronterà ancora una nuova serie rischi, tra confronti geopolitici e guerre commerciali, tra diffusi disordini sociali e il rischio di conflitti multidominio. Alcuni questioni ci sono già familiari, come la frammentazione geopolitica, la guerra fredda Cina-USA o l’impatto dell’interruzione delle catene di approvvigionamento, altre invece sono del tutto nuovi, come l’evoluzione delle nuove tecnologie (al pari delle loro vulnerabilità e dei problemi di regolamentazione) in campo IA, Quantum e BioTech, da utilizzare anche per l’offensiva, la corsa a nuovi armamenti potenzialmente distruttivi come deterrenti di un’escalation. Da una parte le  misure difensive si dovranno concentrare

La guerra non è breve e la tecnologia americana torna silenziosamente in Russia

Dopo che abbiamo visto Microsoft ritornare nel segmento russo qualche settimana fa, ora è il turno di Intel che ha restituito l’accesso alla sezione driver sul proprio sito Web, chiuso da febbraio 2022. La pagina con i driver è disponibile per gli indirizzi IP provenienti dalla federazione russa. Qua è possibile accedere alla sezione completando delle query nel motore di ricerca: il principale sito russo è ancora chiuso al pubblico. Il software Intel è disponibile anche per il download.  Ad esempio, puoi scaricare Intel Driver & Support Assistant per aggiornare automaticamente i driver sul tuo computer. È interessante notare che la stessa Intel

Cellebrite: 13.000 sono gli smartphone e i device che possono essere hackerati

Come abbiamo riportato nella giornata di ieri, una quantità importante di dati, pari ad 1,7GB afferenti al famoso software di intelligence Cellebrite, sono comparsi in rete dapprima sul sito di Enlace Hacktivista e poi su DDoSecrets. Cellebrite, è una azienda israeliana, che ha sede a Petah Tikva. Ha quattordici uffici in tutto il mondo, inclusi centri commerciali a Washington, DC, Stati Uniti, Monaco, Germania e Singapore ed è una consociata interamente controllata di Sun Corporation (JASDAQ : 6736) con sede a Nagoya, in Giappone. Stiamo parlando di un software che ha delle capacità “locali” di aprire i dati contenuti in uno smartphone

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