Redazione RHC : 21 Febbraio 2024 11:32
L’Operazione Cronos, una massiccia collaborazione internazionale tra agenzie governative e forze dell’ordine, ha inflitto un duro colpo alla cybergang d’èlite LockBit, responsabile di devastanti attacchi ransomware in tutto il mondo.
Sebbene parte dell’infrastruttura sia stata chiusa, i dati esfiltrati rimangono ancora online, mettendo a rischio le aziende italiane. L’NCA (National Crime Agency) del Regno Unito, in collaborazione con l’FBI e altri partner internazionali, ha orchestrato un’operazione senza precedenti per contrastare LockBit, una delle cybergang più pericolose e sfuggenti.
L’operazione ha portato al sequestro di parte dell’infrastruttura di LockBit e all’arresto di alcuni dei suoi membri, ma i server contenenti i dati esfiltrati rimangono ancora online come riportato dalle successive print screen:
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHCSei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected] ![]()
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nonostante il successo dell’operazione Cronos, i dati esfiltrati dalle aziende italiane, come la ULLS6 di Padova, la ASP Messina e il comune di Gorizia, rimangono ancora accessibili sui server online.
Questa situazione mette a rischio la privacy e la sicurezza delle informazioni sensibili delle aziende e dei cittadini italiani.
Sebbene LockBit sia stata colpita duramente, il lavoro non è ancora finito.
Gli sforzi congiunti delle forze dell’ordine e degli esperti di cybersecurity mirano a sgominare definitivamente il gruppo e a proteggere le vittime dai danni causati dal ransomware. Il coinvolgimento del pubblico è fondamentale, e le aziende sono incoraggiate a segnalare prontamente eventuali attacchi per limitare i danni e sostenere gli sforzi delle autorità.
Lockbit, ha colpito numerose organizzazioni sia pubbliche che private in Italia, in tutte e tre le varianti ransomware rilevate. Questi dati ad oggi risultano ancora online e scaricabili liberamente da chi accede alla rete onion.
Facendo riferimento alle organizzazioni private delle quali abbiamo parlato su Red Hot Cyber troviamo:
Invece per quanto concerne le azienda pubbliche abbiamo:
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...
Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure relig...
Microsoft ha ricordato agli utenti che tra un mese terminerà il supporto per l’amato Windows 10. Dal 14 ottobre 2025, il sistema non riceverà più aggiornamenti di sicurezza , correzioni di bug e ...
Negli ultimi mesi mi sono trovato più volte a redigere querele per video falsi che circolavano online. Non parliamo soltanto di contenuti rubati e diffusi senza consenso, ma anche di deepfake: filmat...
Le aziende appaltatrici della difesa statunitense stanno sviluppando uno strumento di intelligenza artificiale chiamato Cyber Resilience On-Orbit (CROO) per rilevare attacchi informatici ai satelliti ...